L'umiliante 2-5 patito nel congedo dal Meazza non avrà certo fatto bene a Moratti, ufficialmente a casa per influenza. E, presumibilmente, non avrà nemmeno fatto bene a Stramaccioni, già in bilico nonostante le continue rassicurazioni a mezzo stampa. Rassicurazioni, appunto, ma non conferme, perché al di là di quello che si dice – si sa – nel mondo del calcio va anche interpretato come lo si dice e con quanta convinzione. Ebbene, arrivati a questo punto, la vera sorpresa sarebbe rivedere Stramaccioni confermato sulla panchina nerazzurra anche per la prossima stagione: le sue parole, proferite nel post-gara di ieri sera, sapevano tanto di triste congedo.

Strama pagherà (pagherebbe?) per colpe anche non sue, ma certamente non può essere immune da critiche dopo un campionato disastroso. Bene in Europa League, bene in Tim Cup (tutto sommato, contingenze comprese), ma in Serie A si poteva e doveva fare di più. Adesso bisognerà capire se a pagare sarà solo lui oppure anche qualcun altro, come chiedevano a gran voce dalla Curva Nord.

Intanto la stampa è concorde: Strama è quasi out, Mazzarri aspetta. Il Corriere della Sera: “Può darsi che Moratti abbia davvero deciso di tenersi stretto Stramaccioni, che al contrario di Guidolin risulterebbe adatto a guidare una (ex) grande squadra, ma da quanto si è visto sembrerebbe l’opposto”. Nei prossimi giorni è attesa una svolta “con l’ingresso di un nuovo socio di minoranza, porteranno anche ad una revisione dei programmi tecnici (Mazzarri o una sorpresa, già identificata), perché un supplemento di analisi non è più differibile, di fronte a numeri agghiaccianti”, spiega il Corsera. Ancora più netta la Gazzetta dello Sport: “Mazzarri guarda con interesse a quanto accade all’Inter, perché il suo pensiero è tutto per il club nerazzurro. In questi giorni ci sono stati contatti continui tra Beppe Bozzo, il suo manager e i dirigenti interisti, mentre sembra allontanarsi l’ipotesi Roma”.

Insomma, la volata che tanto infastidiva ieri sera Piero Ausilio è stata tirata. Adesso non resta che aspettare la parola di Moratti che, come sempre, avrà l'ultima. Quella che conta più di tutte.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 20 maggio 2013 alle 09:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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