A sei anni di distanza dalla finale di Champions League giocata al Bernabeu di Madrid, Inter e Bayern si ritrovano di fronte questa sera (ore 23 italiane) al Bank of America Stadium di Charlotte per la seconda sfida dell'International Champions Cup. Intervistato dal quotidiano sportivo tedesco TZ, l'ex capitano nerazzurro Beppe Bergomi presenta il match fra le due squadre che il 22 maggio 2010 si giocavano il massimo trofeo europeo, conquistato dalla formazione di Mourinho grazie alla doppietta decisiva di Milito. 

"Si vede quanto il calcio possa cambiare in sei anni - esordisce Bergomi -. Non è solo una questione di vincere titoli, ma bisogna invece essere protagonisti costanti. Il Bayern ha saputo reinventarsi proseguendo il suo progetto. Al contrario, l'Inter ha avuto qualche difficoltà e oggi non è più all'altezza dei tedeschi, soprattutto a causa del cambio di proprietà. Nella vita bisogna sempre riuscire a capire quando arriva il momento di cambiare qualcosa. L'Inter allora era la Juve di oggi. Poteva ancora vincere tanto, ma non si è resa conto che la squadra doveva essere rinnovata se voleva continuare a giocare a quei livelli. Poi sono arrivati i problemi economici, oggi è tutto diverso ma c'è una base solida".

Bergomi si sofferma sull'ingresso dei cinesi del gruppo Suning: "Sembrano avere il desiderio di dare nuova forza al progetto dell'Inter. Le prime impressioni sono positive, anche se devono fare i conti con il Financial Fair Play". Mancini è l'allenatore giusto? "Difficile da dire, ma credo di sì. È un tecnico importante, ma quando arrivano nuove persone vogliono cambiare tutto direttamente. Roberto ha bisogno del supporto fino alla fine".

L'avversario, dopo i derby di San Siro, sarà ancora una volta Ancelotti. "Carlo è l'allenatore ideale per il Bayern, perché le sue squadre vincono con il sorriso. Tanti allenatori di successo danno l'impressione di essere in guerra contro il mondo. Un Mourinho per esempio, ma anche un Capello. Carlo è una persona meravigliosa. È rossonero dentro, quindi per lui sarà un piccolo derby. Ma è anche un uomo di mondo e non consentirà che queste cose lo limitino nel suo lavoro quotidiano".

Quando una nuova finale di Champions League fra Bayern e Inter? Per Bergomi l'attesa potrebbe non essere tanto lunga. "Bella domanda! La Champions League è speciale, perché non sempre alla fine vincono le squadre migliori. Dipenderà soprattutto dall'Inter, ma spero e credo che ci sarà l'anno prossimo. Se poi riesce ad arrivare pure in finale, vedremo...".

Sezione: Copertina / Data: Sab 30 luglio 2016 alle 20:27
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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