Tempo di dichiarazioni sui quotidiani sportivi. Oltre all'intervista di Felipe Melo alla Gazzetta dello Sport, Stevan Jovetic ha affidato i suoi pensieri ai taccuini del Corriere dello Sport. Di seguito alcuni stralci della chiacchierata dell'attaccante montenegrino al giornale romano.
Jovetic, si aspettava di vedere a fine novembre l’Inter in testa alla classifica?
"No, sinceramente no. Ero convinto che avremmo iniziato bene, ma non così".
Perché l’Inter è prima?
Perché abbiamo parecchia... fame. Rispetto ad altre formazioni che giocano insieme da più anni abbiamo tanti elementi nuovi, ma tutti stanno dando il massimo per la squadra con l’intento di mettere l’allenatore in difficoltà nelle scelte".
Qual è la sua favorita per lo scudetto?
"Non vedo un’unica favorita, ma 4-5 formazioni che possono lottare fino alla fine. Mi riferisco a Juventus, Inter, Roma, Fiorentina e Napoli".
In un’Inter campione d’Italia, dunque, lei crede?
"Certo che ci credo".
E non firmerebbe per il terzo posto che vuol dire qualificazione alla prossima Champions League...
"A inizio stagione l’obiettivo era quello, ma adesso abbiamo capito che possiamo fare di più. Per riuscirci bisogna però continuare a giocare bene e fare risultati sapendo che in Serie A non esistono partite facili».
Quando sente dire che l’Inter non gioca bene si arrabbia o sorride?
"Sono il primo a cui piace il bel calcio e non credo che l’Inter giochi male. Contro la Juve, la Roma e il Frosinone, solo per fare alcuni esempi, abbiamo fatto bene. In questo sport comunque la cosa più importante è vincere: finché ci riusciamo, i critici possono dire quello che vogliono".
Napoli-Inter è uno “spareggio” scudetto?
"Lo sarebbe se fossimo a due giornate dalla fine e invece siamo solo a un terzo del campionato. Diciamo che sarà una gara importante per la rincorsa a uno dei primi tre posti".
Higuain in campionato al San Paolo ha segnato in tutti e 6 gli incontri degli azzurri. Il Napoli partirà da 1-0 anche contro di voi?
"Non lo so, ma spero proprio di no. Higuain è un ottimo attaccante, un top player che non a caso ha giocato anche nel Real Madrid. Cercheremo di fermarlo".
Lei ha battuto gli azzurri l’ultima volta il 13 marzo 2010, in Napoli-Fiorentina 1-3. E’ arrivato il momento di interrompere il digiuno?
"Speriamo... Mi ricordo quella partita: segnai una rete e servii due assist a Gilardino".
Le piace il calcio di Paulo Sousa?
"Molto e non mi aspettavo che facesse subito così bene con una squadra rinnovata e in un campionato che da allenatore non conosceva".
I 6 gol incassati dalla Roma a Barcellona ridimensionano un po’ i giallorossi?
"Contro il Barcellona è dura per tutti. Io l’ho affrontato una sola volta perché in altre due occasioni con il City ero in panchina: Messi e compagni sono dei fenomeni e può capitare di perdere male contro di loro. La Roma, però, è una squadra forte e se vinceranno l’ultima gara del loro girone, si qualificheranno per gli ottavi di Champions".
A proposito di City, ha visto il match degli inglesi contro la Juventus?
"Certo. Mi sono messo davanti alla tv e ho fatto il tifo per i miei ex compagni. A Manchester ho vissuto due anni bellissimi anche se la scorsa stagione è andata come è andata (dissapori con Pellegrini, esclusione dalla lista Champions e poche presenze, ndr). Sento ancora Kolarov, Kompany e Silva".
La Juve che ha visto contro il City è una squadra da temere anche per un’Inter adesso a +9?
"I bianconeri sono forti e, con 25 partite da giocare, può succedere di tutto. Come ho detto prima, possono lottare per lo scudetto".
Perché Jovetic non segna da tre mesi?
(Sorride) "L’ho fatto in nazionale qualche giorno fa".
Con l’Inter però...
"Lo so che da me tutti si aspettano i gol e sono il primo che voglio segnarne tanti. Per me però è importante soprattutto giocare bene ed essere utile per i miei compagni. Posso farlo anche servendo assist o facendo quello che Mancini mi chiede".
Perché dopo i 3 gol nelle prime 2 partite si è bloccato?
"Forse sono andato oltre le più rosee aspettative e ho pagato l’infortunio nel riscaldamento con la Fiorentina. Io comunque non mi faccio condizionare: rimango tranquillo e continuo a lavorare perché so che prima o poi la rete arriverà".
Riuscirà a sbloccarsi lunedì?
"Sarebbe il massimo".
E’ ancora convinto di arrivare a quota 20 gol come ha dichiarato un mese fa?
"Sì, ci arriverò".
Il miglior Jo-Jo che i tifosi dell’Inter hanno visto finora qual è stato?
"Quello contro la Juventus. Mi sentivo davvero bene".
Prandelli sostiene che Jovetic-Icardi può essere la miglior coppia della Serie A, ma per il momento i vostri numeri non sono eccezionali. Perché?
"Siamo una buona coppia, ma abbiamo giocato poco insieme e non abbiamo reso al massimo. Di sicuro possiamo e dobbiamo migliorare".
Cosa risponde a chi dice che per caratteristiche tecniche voi due siete difficili da combinare?
"Mauro è un buon giocatore e stiamo facendo di tutto per migliorare. Lui è un uomo d’area, mentre io posso fare il centravanti, agire dietro la punta o a sinistra. La mia posizione la decide Mancini e io mi adatto".
Rispetto agli anni alla Fiorentina quanto ha trovato migliorato Ljajic?
"E’ cresciuto tanto. Sta lavorando di più in allenamento e ha sempre qualità tecniche indiscutibili".
Ljajic ha servito assist a Icardi e a Brozovic. A lei invece...
"Contro il Frosinone una bella palla l’ha data anche a me, ma non ho segnato. La prossima volta non sbaglierò".
Quando è iniziata la trattativa per portarla all’Inter?
"Di preciso non ricordo, ma Ausilio e Mancini mi hanno convinto in fretta. Ho immediatamente creduto in questo progetto".
Cosa le ha detto il Mancio per strapparle il suo sì?
"Che avremmo costruito una grande squadra. Mi ha il lusingato che mi abbia voluto al City (Jo-Jo è arrivato dopo che Mancini era stato esonerato, ndr) e che poi mi abbia chiesto anche all’Inter. E’ bello sapere che un allenatore come lui ti stima e ti segue per anni".
Alla Pinetina avrebbe potuto arrivare anche prima visto che i dirigenti la conoscono da quando è minorenne.
"Lo so, ma la trattativa non si è mai concretizzata. Ho imparato che nel calcio ci sono tante voci, ma che fino a quando non arrivano le firme...".
Perché è convinto di aver scelto il progetto giusto?
"Perché ho trovato un bell’ambiente, formato da ragazzi bravi, umili e tutti desiderosi di togliersi delle soddisfazioni. Non capita in tutti gli spogliatoi".
Con il City ha messo in bacheca una Premier League e una League Cup. All’Inter cosa vuole vincere?
"Lo scudetto, magari già quest’anno. Se poi arriva anche la Coppa Italia, meglio".
Giocare in un’Inter con molti giocatori dei Balcani le piace?
"Tantissimo. Siamo 6 più Stankovic e Manaj che è albanese. Stiamo bene insieme e vogliamo tutti vincere".
Ausilio sta seguendo altri due giocatori dei Balcani: il serbo Grujic e il croato Pjaca. Li conosce? Vuole sponsorizzarli?
"Grujic l’ho visto giocare, è forte e mi piace. Di Pjaca invece mi hanno parlato benissimo Brozovic e Perisic".
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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