Esaurita la festa nello spogliatoio, è Beppe Marotta il primo a presentarsi ai microfoni di DAZN per commentare a caldo la conquista del ventesimo Scudetto da parte dell’Inter:

Prova emozione per essere entrato nella storia dell’Inter?
“Parto dalle dediche. La prima è per il presidente Steven Zhang, che ha sofferto a distanza e non ha potuto festeggiare con noi, poi per i tifosi. Primi meriti a Simone Inzaghi, che ha dimostrato di essere un allenatore vincente. Poi i miei collaboratori e tutti i dipendenti, donne e uomini, che hanno supportato questa squadra. Sembrano frasi di circostanza ma tutti, nel nostro piccolo, hanno contribuito al lavoro della squadra per il raggiungimento di questo traguardo straordinario che è la seconda stella”.

Siamo impressionati anche dalle doti umane di giocatori che sembrava fossero nel gruppo da sempre. L’Inter ragionerà anche da un punto di vista della valutazione di giocatori che possono far parte di una famiglia.
“Bella domanda, l’aspetto umano in ogni attività è fondamentale. Se hai buoni calciatori ma uomini meno bravi vai in difficoltà. Ogni allenatore ha il suo modo di relazionarsi, Inzaghi è un tecnico col quale i giocatori si sentono a loro agio perché vedono in lui l’amico. Abbiamo valorizzato al massimo il gruppo dal punto di vista calcistico e umano e la mentalità vincente è arrivata anche nel gruppo dei 12 nuovi giocatori. Sottolineo con orgoglio lo zoccolo duro di italiani, che è importante per capire cosa significa giocare in Italia e portare risultati nei campi di provincia”.

La Juventus vi fa i complimenti.
“Li ringrazio, mi fa molto piacere”.

Il popolo nerazzurro può aspettarsi un mercato di costruzione, senza partenze eccellenti e con altri arrivi coi quali costruire su questo successo?
“Si va incontro anche ai parametri economici e al concetto di sostenibilità che va perseguito. Sono fiducioso nel patrimonio umano fatto dai giocatori e dall’allenatore; se qualcuno andrà via chi arriverà sarà valutato non solo su parametri calcistici ma anche sulla cultura del lavoro. Abbiamo un modello di riferimento vincente negli ultimi anni e dobbiamo utilizzarlo bene, Ausilio e Baccin stanno già lavorando in tal senso”.

Sezione: Copertina / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 23:32
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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