Oggi Svizzera-Polonia aprirà gli ottavi di Euro 2016. Per l'occasione, la Gazzetta dello Sport ha intervistato l'ex nerazzurro Xherdan Shaqiri. "Adoro l’Italia, magari in futuro tornerò a giocare da voi. - auspica lo svizzero -. Ma non ora. Che ricordo mi porto dentro dell’Inter? I fantastici tifosi. Indimenticabile come mi accolsero all’aeroporto, come mi sostenevano durante le partite allo stadio. Li ho adorati. Se sento qualche ex compagno? No, nessuno. Ma ricordo con grande simpatia Yuto Nagatomo".

Poi l'ex ala nerazzurra parla anche del rapporto con Roberto Mancini, definito da molti come non ottimale. "In realtà non ho mai avuto alcun problema con Mancini. Però è chiaro che non potevo stare a guardare le partite. All’inizio giocavo, poi sono finito in panchina. Ho sempre rispettato le sue scelte, ma spesso le cambiava, forse un po’ troppo. Ha detto che io e Mateo Kovacic ce ne siamo dovuti andare per colpa del Fair Play Finanziario? E cosa posso aggiungere? Resta il fatto che sono fiero del mio percorso professionale: Basilea, Bayern Monaco, Inter, Stoke City. Lì gioco ogni settimana, non ce la facevo a stare troppo a guardare. Pensiamo a Kovacic: per carità, è andato al Real Madrid e ha vinto la Champions League, ma lui ha bisogno di una squadra più piccola: deve andare in campo ogni settimana, deve giocare e non finire in panchina". 

Sezione: Copertina / Data: Sab 25 giugno 2016 alle 11:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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