Nuova vittoria per l’Inter dopo la sconfitta di Napoli e i nerazzurri scavalcano proprio i partenopei in vetta alla classifica dopo la sconfitta nel lunch-match della squadra di Sarri in quel di Bologna. In questo appuntamento con "Da Zero a Dieci" ripercorriamo le fasi salienti della gara contro il Genoa.

ZERO - I tiri totali nel primo tempo del Genoa e questo che gli americani definiscono "uovo” è perdurato fino al minuto 51 quando Rincon ha sparato alto sopra la traversa. Gasperini sostiene che il Grifone abbia giocato addirittura meglio dell’Inter rendendosi pericoloso, ma questo solo dato statistico può far intuire come il tecnico di scuola Juve abbia forzato la propria disamina della gara.

UNO - Il tackle sbagliato da Joao Miranda in tutta la gara. Quattro tentati e uno solo perso contro Diego Perotti: il brasiliano si sta confermando come uno dei migliori acquisti della sessione estiva e il suo elevatissimo rendimento trascina tutto il reparto all’ennesimo clean-sheet per Handanovic, che ieri sera è stato praticamente inoperoso.

DUE - I cross andati a buon termine sui quattro tentati da Alex Telles. Il brasiliano nella serata di ieri si è reso protagonista di un’ottima prestazione (come a Napoli) sia in fase difensiva che in quella offensiva, tenendo bassi gli esterni di Gasperini e bloccando, dunque, la manovra rossoblù. 

TRE - Le chance create da Stevan Jovetic. Prosegue il digiuno realizzativo del montenegrino, ma ieri sera l’ex Manchester City è stato illuminante in fase di assistenza ai compagni di reparto. Il suo lavoro sporco può non impressionare i pagellisti italiani, ma sicuramente Roberto Mancini è rimasto estasiato dal rendimento e dalla prestazione di Stevan che, pur non segnando, illumina San Siro con i suoi tocchi e i suoi movimenti senza palla.

QUATTRO - Le volte in cui Adem Ljajic è stato vittima di tackle avversari e solamente in due occasioni ha perso il pallone. Non ha sicuramente il fisico del centravanti vero, ma la capacità di protezione della palla del serbo aiuta clamorosamente la squadra a salire e stazionare nella metà campo offensiva. Il gol è semplicemente la ciliegina sulla torta di una prestazione maiuscola dell’ex Roma. Sì, a Roma qualcuno si sta mangiando le mani di aver ceduto così a cuor leggero questo giocatore.

CINQUE - Con la quinta espulsione stagionale dopo solo 15 giornate l’Inter ha già pareggiato le sanzioni della scorsa stagione e con altre 23 partite rimanenti il dato sicuramente verrà superato. Curiosamente gli ultimi quattro rossi sono arrivati nelle ultime sette partite, quando l’Inter aveva già fatto intuire come potesse essere una seria contender per lo Scudetto. Tra l'altro, queste quattro espulsioni sono quelle che più hanno fatto discutere dal punto di vista regolamentare, visto che sono apparse tutte eccessive.

SEI - I tackle vinti dai giocatori di casa sul solo Diego Perotti. L’ex Siviglia, a lungo sul taccuino di Piero Ausilio come possibile rinforzo last-minute ad agosto, ieri sera non ha dato segnali del suo talento per l’alta pressione portata dai nerazzurri che ne hanno inibito il gioco, a dimostrazione della solidità difensiva della squadra di Mancini.

SETTE - I risultati utili dell’Inter in casa sulle otto partite disputate, la sola andata male è quella contro la Fiorentina persa malamente in dieci uomini. Il rendimento dei nerazzurri in casa si è alzato considerevolmente rispetto alla scorsa stagione e se si considera che in queste prime otto gare a San Siro figurano avversari come Juventus, Milan, Roma e Fiorentina appunto si capisce come questa squadra possa fare anche meglio in termini di punti nelle partite che rimangono fra le mura amiche.

OTTO - Gli uno a zero in questa stagione dell’Inter. Sicuramente il gioco espresso contro il Genoa è stato diverso rispetto a quello visto in altre gare, ma il risultato rimane sempre lo stesso e questa volta può starci anche un pizzico di rammarico per non aver chiuso molto primaun match dominato, checché ne dica Gasperini, rischiando di vederlo compromesso a causa di una decisione avventata di Giacomelli.

NOVE - Nonostante la vittoria molto tempo è stato dedicato e verrà dedicato in questa settimana alla panchina di Mauro Icardi. Parole che lasciano il tempo che trovano, considerati i numeri del rosarino che è stato impiegato da titolare per ben 12 volte su 14 partite in cui è stato convocato venendo sostituito 5 volte, di cui una contro l’Atalanta all’esordio stagionale e una contro il Napoli causa espulsione di Nagatomo. Il rendimento del nueve nerazzurro è sicuramente diverso da quello della scorsa stagione, ma nonostante tutto rimane il miglior marcatore dell’Inter e, se dovesse tornare sugli standard della scorsa stagione tutte queste parole potrebbero valere zero.

DIECI - Le partite giocate da Rodrigo Palacio prima di ieri sera, l’undicesima stagionale. Sei gare da titolare, cinque da subentrato e nonostante tutto alla presentazione delle distinte ufficiali vederlo in campo ha destato stupore. L’argentino però ha ripagato con una prestazione da professore del ruolo. Insomma, Mancini ha una profondità in questo reparto che l’anno scorso sognava e che potrà essere l’arma in più di questa formazione.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Dom 06 dicembre 2015 alle 14:00
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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