L’Inter trova la prima vittoria in campionato sull’ostico campo di Pescara dove la squadra di Massimo Oddo ha saputo tenere testa al Napoli di Maurizio Sarri e, per buona parte della gara, ha tenuto sotto scacco gli uomini di Frank de Boer. In questo appuntamento con “Da Zero a Dieci” andiamo a ripercorrere i numeri salienti della sfida di ieri sera.

ZERO - Le sconfitte nelle ultime 7 gare disputate a Pescara dai nerazzurri. L’ultima, nonché unica caduta in terra abruzzese per l’Inter risale all’aprile del 1978 quando il Delfino sconfisse i milanesi di Eugenio Bersellini per 2-1 con un'autorete di Bini.

UNO - La percentuale di possesso palla di Mauro Icardi nel match di ieri sera. L’Inter tiene il possesso per il 63,2% del tempo, ma il capitano della squadra nerazzurra come consuetudine non eccelle in questo dato statistico. Conclude la gara con soli 25 tocchi, tra cui 2 gol e due calci di inizio. Che Icardi sia un fenomeno sotto porta non si mette in discussione, ma il fatto che De Boer debba sostituire praticamente tutto il reparto offensivo cambiando il supporting cast diel centravanti nel tentativo di raddrizzare una partita è indicativo di come qualcosa nei movimenti offensivi non vada ed è forse questa apatia nella manovra di Maurito a renderlo ancora più evidente.

DUE - I tiri nello specchio della porta di Icardi nella seconda frazione di gioco, due gol. Questa è l’altra faccia della medaglia di quanto detto prima. Se il centravanti di questa squadra con due conclusioni in un tempo trova sempre la rete non ci si può lamentare assolutamente. In campionato Icardi ha segnato 3 gol con soli 4 tiri nello specchio della porta. Numeri mostruosi che però devono essere scomposti bene per non cadere in errori di valutazione.

TRE - I passaggi chiave di Gianluca Caprari. C’è chi contro la squadra a cui appartiene, per fede o per contratto non scende nemmeno in campo, e poi c’è chi come il giovane attaccante di proprietà dell’Inter fa il diavolo a quattro per tutti i novanta minuti. Se un difensore come Joao Miranda lo soffre evidentemente la prestazione dell’abruzzese è stata semplicemente da incorniciare. 

QUATTRO - A proposito di Miranda, quattro sono i tackle portati dal centrale brasiliano nel corso del match. Di solito il capitano della Seleçao non effettua così tanti tackle in una gara, ma quella di ieri sera è stata una situazione straordinaria a cui Miranda ha saputo rispondere al meglio.

CINQUE - I punti di differenza rispetto alla scorsa stagione per l’Inter. I nerazzurri dopo tre giornate lo scorso anno erano a punteggio pieno, ma avevano faticato e non poco a trovare il bottino pieno. Quest’anno la squadra è partita non nel migliore dei modi, ma quanto fatto vedere a lunghi tratti ieri sera lascia buone speranze per il prosieguo della stagione e i 5 punti di differenza non sembrano essere poi così tanti.

SEI - I minuti trascorsi dall’ingresso in campo al gol di Jean-Christophe Bahebeck. Il giovane attaccante di provenienza PSG ha sfruttato l’assist di Zampano per insaccare alle spalle di Handanovic al primissimo tocco, sfruttando anche una disattenzione in ripiegamento di D’Ambrosio.

SETTE - Il voto che si merita uno strepitoso Samir Handanovic. Certamente anche il portiere sloveno ha i suoi limiti e difetti, ma fra i pali è semplicemente insuperabile. In almeno 3 occasioni ieri sera ha strozzato in gola l’urlo dei tifosi pescaresi e dei giocatori avversari con parate fondamentali ai fini del risultato finale.

OTTO - I passaggi chiave forniti dalla coppia Perisic-Candreva. I due esterni sono stati sostituti anzitempo nel tentativo finale di rimonta, ma entrambi sono stati protagonisti della sfida, sebbene abbiano faticato nel trovare gli spazi giusti, causa restringimento evidente dello spazio davanti a loro. 

NOVE - La percentuale di possesso palla di Ever Banega. Per alcuni la sua prova è stata insufficiente (mah...), però la realtà dei fatti è che l’argentino disegna calcio nella trequarti avversaria e anche quando nel forcing finale deve agire da mediano, lo fa con intelligenza. Completa l’87% dei passaggi, è il più pericoloso nella prima frazione e serve un cioccolatino ad Icardi per il gol del pareggio. Era dai tempi di Esteban Cambiasso che l’Inter non disponeva di un giocatore così nevralgico in mezzo al campo. La sua prova la raccontano i numeri e le giocate regalate agli spettatori, i voti lasciano il tempo che trovano anche perché ci sono state sufficienze ben più regalate anche in questa giornata.

DIECI - I chilometri corsi da Joao Mario al debutto ieri sera. La prova del portoghese è stata soddisfacente, ma si intravvedono ancora margini di miglioramento nelle prestazioni dell’ex Sporting Lisbona che comunque si è messo in mostra e ha fatto capire che i soldi spesi per lui rappresentano un ottimo investimento.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Lun 12 settembre 2016 alle 14:20
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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