Uno dei portiere più longevi della storia del calcio italiano, vincitore in ambito nazionale e europeo di svariate competizioni, nonché doppio ex di Inter e Lazio. Marco Ballotta, in esclusiva per FcInterNews.it, analizza la super sfida di domenica 20 maggio che potrebbe decidere la corsa all'ultimo posto per la prossima Champions League.

Di cosa si occupa attualmente?
“Sono in una squadra di Serie D, nel modenese. Si chiama Castelvetro. Alleno i portieri, mi occupo delle giovanili e do una mano a livello dirigenziale”.

Da grande ex portiere, e da addetto ai lavori più che competente, cosa pensa di Handanovic e Strakosha?
“Il portiere sloveno poteva essere acquistato dalla Lazio per una cifra irrisoria. Era il terzo quando stavo a Roma. I biancocelesti sbagliarono a lasciarlo andare. Già a 20 anni era strutturato bene, come è adesso, e si intravedevano le sue qualità. È forte tra i pali. Rapido sulle palle basse nonostante la sua altezza. Forse potrebbe rischiare qualcosa di più sulle uscite. Ma in Serie A non vedo molti estremi difensori che lo facciano. Su Strakosha dico che la sua annata di quest’anno è strepitosa. Sta crescendo in maniera vertiginosa e ha dimostrato le sue qualità. La Lazio è in buone mani per gli anni a venire”.

Come doppio ex di Inter e Lazio che dice?
“Meriterebbero entrambe la qualificazione alla Champions League. Come la Roma. Quest’anno ci vorrebbero cinque posti. Purtroppo una verrà esclusa e si deciderà tutto nello scontro tra nerazzurri e biancocelesti. È la partita della stagione ed è già tanto arrivare a fine stagione per giocarsela. Se i meneghini avessero avuto più continuità sarebbero stati più tranquilli. Ma non era facile arrivare a questo punto. La Lazio dal canto suo sta facendo il massimo, per un’annata strabiliante”.

Tra l’altro lei ha esordito con l’Inter nella Supercoppa Italiana contro la Lazio…
“Una partita anomala. Due mesi prima avevo vinto scudetto e Coppa Italia proprio contro l’Inter. Fu strano. Non andò bene, ma comunque è stata una soddisfazione enorme. Giocare quella partita voleva significare di aver fatto qualcosa di buono”.

Tra l’altro lei era il capitano della Beneamata…
“Sì, è vero. Lippi decise così. Altro compiacimento personale”.

E in generale cosa si porta di quella stagione 2000/01?
“Non è stata un’annata positiva. Siamo stati eliminati dai preliminari di Champions per un rigore sbagliato al 90esimo (da Recoba contro l'Helsingborgs, ndr). Poi uscimmo pure in Europa League. E in campionato finimmo con l’obiettivo minimo, un piazzamento europeo”.

Più laziale o interista?
“Sono anni diversi. Io comunque posso dire di aver lasciato qualcosa in ogni squadra per la quale abbia giocato”.

Domanda secca. Chi vince la “finale” per arrivare in Champions?
“Non è facile. Secondo me trionferà chi starà meglio e dimostrerà maggiore esperienza. Forse sotto questo aspetto l’Inter ha qualcosa in più. I meneghini hanno però anche molti alti e bassi, la Lazio può contare su un attacco importante. Si tratta di un match delicato. E molto equilibrato”.

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 08 maggio 2018 alle 14:12
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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