Ci sono due periodi dell'anno in cui Nicola Berti è un fiume particolarmente in piena e coincidono con i momenti in cui a Milano si gioca il derby della Madonnina. La stracittadina milanese è sentita da tutti, giocatori ed ex, cittadini e sindaci, ma in pochi la vivono come Nicolino, mattatore indiscusso dei giorni che si avvicinano al big match: "Questa la vinciamo 3-1", afferma sicuro a FcInterNews. L'ex centrocampista nerazzurro, tanto amato dagli interisti quanto odiato dai tifosi avversari, parla a tuttocampo dell'Inter di Spalletti e del derby che sarà, con un consiglio all'ad del Milan Marco Fassone dopo le sue parole sulla Beneamata...

Nicola, cosa risponde a Fassone che parla di “Inter naif e disorganizzata”?
“Di guardarsi allo specchio e di non sputare nel piatto in cui ha mangiato. Lui è stato al Napoli, alla Juve, all’Inter e ora al Milan. Non ha un’identità sportiva, per quello deve guardarsi allo specchio prima di parlare”.

Inter e Milan, due linee di comunicazione opposte. I nerazzurri parlano poco, i rossoneri tanto. Lei che idea si è fatto?
“Il Milan ha bisogno di parlare tanto perché è indietro. Con la campagna acquisti che hanno fatto non sono in una bella posizione. Dopo l’entusiasmo che hanno dato ai tifosi le aspettative sono un po’ confusionarie se vediamo il rapporto campagna acquisti/livello delle prestazioni e posizionamento in classifica. Si difendono con le parole”.

E’ giusto dire che chi parla di più, è meno temibile?
“Si rifà all’entusiasmo dei tifosi, che forse è un po’ scemato dalla loro parte. Per ora il Milan sta andando fin troppo bene, questo derby sarà una partita delicata”.

Mentre l’Inter come sta andando?
“A noi sta andando abbastanza bene. Non stiamo facendo benissimo ma una cosa fondamentale che l’Inter ha fatto è aver tenuto i giocatori importanti come Perisic blindandolo con il rinnovo”.

Servirà operare sul mercato a gennaio?
“Io per il mercato di gennaio dico solo un nome: Alexis Sanchez, è in scadenza nel 2018, bisogna prenderlo. Oppure anche Ozil è un bel profilo. Mi piacerebbe arrivasse uno dei due”.

Non Vidal?
“No, Vidal no, a meno che non arrivi in coppia con Sanchez. Sono compagni di Nazionale, si conoscono benissimo. E poi Vidal è un po’ matto, ti può creare dei problemi nello spogliatoio come ha fatto quando era alla Juventus”.

Agli interisti però un po’ piacciono i Cavalli Pazzi. Lei ne sa qualcosa…
“Eh lo so che piacciono, ma devono essere come me!”

Il sistema di gioco nerazzurro è ancora un po’ troppo poco fluido, concorda?
“Sì ma solamente quando ci sono squadre che si chiudono. Con le squadre che attaccano questo gioco può essere un’arma a nostro favore”.

Quindi la speranza è che il Milan faccia la partita?
“Dovrà farlo, speriamo che ci schiacci! (ride, ndr), così noi li infiliamo in contropiede”.

Si parla molto della presunta fortuna dell’Inter quando non riesce a sbloccare il risultato.
“Ma quale fortuna! L’Inter sta faticando con le piccole, ma ricordiamoci che abbiamo la difesa più forte del campionato. E la squadra, come insegnano a tutti quelli che giocano a calcio, nasce da lì”.

I tifosi hanno potuto apprezzare anche le prime scintille di Karamoh. Le piace?
“L’ho visto contro il Genoa, ha una fisicità straordinaria. Può essere una bella sorpresa”.

Alcuni hanno notato che porta i calzettoni bassi come li portava lei.
“L’importante è che abbia la mia vivacità e la mia grinta! Mi piace molto come giocatore, è ancora molto giovane. Spalletti lo sta gestendo bene. Per il momento abbiamo i titolari che sono Perisic e Candreva, e credo che quest’ultimo sarà uno degli uomini più importanti di questo derby”.

Da giocatore dette molte gioie ai tifosi nerazzurri, ora invece è lei quello sugli spalti. Come ci si sente tornare ogni volta a San Siro?
“Benissimo, i tifosi continuano a darmi a loro volta la gioia che mi davano quando scendevo in campo. Ora sono questi giocatori che ci devono regalare gioie, a partire da domenica”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 13 ottobre 2017 alle 18:30
Autore: Filippo M. Capra / Twitter: @FilMaCap
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