“Questa per me è una pagina amara, di sicuro Acerbi che ormai è un uomo ed è una persona sensibile è rimasto condizionato da questa situazione e dall’essere stato attaccato da una parte e dall’altra. Qualche tensione l’avrà avuta, ma conto sul suo aver affrontato la vita con grande determinazione. Ha avuto problemi di salute seri, è un uomo con la 'U' maiuscola e saprà venire fuori da questa situazione”. Così Beppe Marotta ha affrontato, nel pre-partita di Inter-Empoli, la spinosa questione legata al caso che ha coinvolto Francesco Acerbi e Juan Jesus, conclusasi con un'assoluzione per assenza di prove del difensore nerazzurro. Per il quale, proprio a causa della vicenda, alcuni organi di informazione hanno iniziato a prevedere un addio ai nerazzurri a fine stagione, con conseguente necessità di sostituirlo.

In realtà, secondo quanto appurato da FcInterNews.it, non c'è in Viale della Liberazione tutta questa fretta di salutare il 36enne centrale di Vizzolo Predabissi, anche solo per il semplice fatto che, al di là della diffidenza che lo sta ancora accompagnando, la dirigenza è convinta della sua versione dei fatti e non ha nulla da imputargli. Anzi, c'è la convinzione che il tempo farà sparire presto quest'ombra. Inoltre, Acerbi è uno degli alfieri di Simone Inzaghi, che tutto vorrebbe tranne che doverlo salutare prima del tempo. Lato giocatore, ovviamente c'è tutta l'intenzione di rimanere a Milano, dove il diretto interessato è totalmente immerso nel contesto nerazzurro, vi si trova bene e si sente importante, garantendo sempre prestazioni di alto livello. Al punto che l'auspicio è che venga mantenuta la promessa di rinnovo fino al 2026 fattagli prima che si scatenasse la bufera: un anno in più di contratto, a conferma della fiducia e della stima del club nei suoi confronti.

In questa vicenda che inevitabilmente si intreccerebbe con le strategie di mercato dell'Inter c'è anche un aspetto non certo di poco conto: per sostituire nell'immediato Acerbi servirebbe un profilo importante e, di conseguenza, costoso sia in termini di cartellino sia in termini di ingaggio. Un'eventualità che stona con la volontà del club di non fare grossi investimenti, dovendo di conseguenza rinunciare a un proprio titolare per autofinanziarli. I nomi circolati in questi giorni sono di tutto rispetto, da Kim Min-Jae (che attende di capire chi sarà il nuovo allenatore del Bayern Monaco) a Mario Hermoso (che però non è un centrale di ruolo e guadagnerebbe comunque troppo), da Konstantinos Mavropanos (che sarebbe comunque una scommessa costosa) ad Alessandro Buongiorno o Peer Schuurs (che il Torino di certo non regala).

Questo non significa che il reparto difensivo rimarrà questo, perché la dirigenza continua a fare scouting in Italia e in Europa con l'intenzione di trovare un altro Yann Bisseck, giocatore 'pescato' in Danimarca, arrivato per 7 milioni pagabili in tre rate e oggi perfettamente inserito nella rotazione di Inzaghi. Un colpo che oggi premia l'occhio e la visione degli uomini mercato nerazzurri, che se si presentasse una nuova occasione simile non se la farebbero di certo sfuggire. Insomma, un difensore che possa imparare dai big ogni giorno ad Appiano Gentile per essere abile e arruolabile quando per età o scadenze di contratto di Acerbi e Stefan de Vrij sarà necessario un cambio generazionale al centro della difesa. Tradotto in una sola parola: programmazione.

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 02 aprile 2024 alle 16:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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