“È un ragazzo cresciuto nell’Inter, ci milita da quando aveva 6 anni, quindi – ora che ne ha 19 – sono circa 13 anni che veste i colori nerazzurri. Quello che posso dire è che chi lo ha preso all’Inter in tenera età ci ha visto giusto. Ora è arrivato in Primavera, ha la fascia di capitano ed ha vinto 2 campionati nazionali ed una Coppa Italia: ma, oltre al dato tecnico e sportivo, per lui l’Inter è una questione affettiva”. Parole di Carlo Alberto Belloni, procuratore di Michele Di Gregorio, classe 1997, portiere e capitano della Primavera nerazzurra. Questa la sua storia, in esclusiva per FcInterNews.it.

Da dove partiamo?
“In pochi lo sanno, ma contro la Roma Michele ha giocato con il setto nasale rotto. Era una partita molto importante e non voleva mancarla assolutamente. Lunedì mattina è stato operato alla clinica Humanitas: è andato tutto bene ed ora dovrà osservare un periodo di riposo di circa una settimana. Ha avuto in precedenza altri infortuni e ne è uscito sempre più forte”.

Si matura in fretta quando…
“… perdi un genitore. La vita di Michele è stata segnata dalla morte del padre: tutto questo, però, invece di abbatterlo lo ha fatto diventare ancora più forte, con valori importanti quali la famiglia: è attentissimo, infatti, a sua madre e a sua sorella”.

Dove può e deve migliorarsi?
“Quando si è fatto male allo scafoide, non potendo tuffarsi, ha cercato di migliorare il suo gioco con i piedi, dato che oggi l’estremo difensore è il primo giocatore ad impostare l’azione, così come vuole il calcio moderno. È, comunque, un portiere completo in tutto, forte e dalla grande personalità”.

C’è un progetto dell’Inter sul ragazzo.
“Sì, ha un contratto fino al giugno del 2019, rinnovato per volere dell’Inter la scorsa estate, quando stava rientrando dall’infortunio: questo è stato un attestato di stima da parte della società che ha voluto allungare di un anno il precedente accordo che scadeva nel 2018”.

Ha già mercato?
“A gennaio l’Inter non lo ha messo sul mercato, anche se c’erano dei club di Lega Pro che si erano informati sulla situazione del ragazzo. L’obiettivo futuro, in previsione della prossima stagione, è di andare a giocare”.

In chiusura, ci racconta un aneddoto sul ragazzo?
“Recentemente, è stato una settimana in prima squadra, quando Carrizo era influenzato e Handanovic non era al massimo. Si è allenato una settimana con mister Pioli, ha mangiato con la squadra, ed è andato in ritiro con il gruppo dei grandi. C’è stata anche la possibilità di vederlo in campo, ma poi i due sopracitati si sono rimessi in piedi e si sono ripresi il loro posto”.

Sezione: Esclusive / Data: Mer 15 febbraio 2017 alle 16:25
Autore: Giuseppe Granieri
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