Il sorprendente inizio di stagione all'Atalanta. L'interesse delle grandi squadre. L'arrivo all'Inter e tutti le speculazioni circa il prezzo del suo cartellino, per molti eccessivo vista la limitata esperienza. E poi il campo, che dopo aver conosciuto la prima volta con la maglia nerazzurra, non ha praticamente più lasciato. Questi gli ultimi mesi di Roberto Gagliardini, di mestiere centrocampista centrale dell'Inter. FcInterNews.it ha cercato di capire le sue emozioni e le sue ambizioni parlandone con Beppe Riso, l'agente del giovane talento. 

Nonostante la pochissima esperienza, Gagliardini sembra giocare da veterano e all'Inter ha già conquistato tutti, come se lo spiega?
"Roberto è un giocatore di grande classe, ha un immenso talento. Sta facendo molto bene, come del resto tutta l'Inter. Sa dare equilibrio alla squadra". 

In pochi forse si aspettavano un impatto così importante con una maglia pesante come quella dell'Inter. Nel momento in cui il trasferimento è diventato ufficiale, poteva aspettarselo?
"Le qualità di Gagliardini sorprendono solo chi non lo conosce. E' un ragazzo di grandissima personalità ed ero sicuro che avrebbe fatto fin da subito bene. Soltanto chi non lo ha osservato con attenzione poteva avere qualche dubbio in merito". 

Gagliardini è esploso solo di recente, a 22 anni, e ha alle spalle qualche annata sfortunata in Serie B tra Cesena, Spezia e Vicenza. Quali sono i motivi?
"Quando era nel settore giovanile dell'Atalanta, era da tutti considerato uno dei migliori prospetti. Poi nelle esperienze in Serie B ha avuto qualche problema fisico, è cresciuto muscolarmente e per un ragazzo con una struttura importante come la sua questo può creare qualche fastidio muscolare. L'Atalanta e la famiglia Percassi però sono sempre stati convinti del suo potenziale, infatti hanno deciso di riportarlo a Bergamo nonostante gli infortuni". 

Adesso Gagliardini è all'Inter. È giovane e italiano, può diventare la nuova bandiera dell'Inter nella scia di icone come Zanetti?
"Mi ha confessato più volte che fare una carriera come quella di Zanetti in nerazzurro è un suo obiettivo. Per l'età e il talento che ha deve avere in mente questo traguardo, ha tutte le carte in regola per farcela". 

Facciamo un passo indietro di qualche mese. Quando l'Inter si è fatta viva la prima volta?
"A novembre per la prima volta Ausilio è venuto a Bergamo per vederlo giocare. E' stato il primo ad interessarsi a lui".

Anche prima della Juventus?
"Prima di tutti".

Con chi è stata portata avanti la trattativa per il suo trasferimento?
"Io ho sempre parlato con Ausilio, ho sempre tenuti i contatti con lui. Solo alla fine ho avuto la possibilità di conoscere Steven Zhang".

E che impressione le ha fatto il Gruppo Suning?
"Una realtà che vuole costruire un progetto importante. Il progetto che poi ha convinto Gagliardini ad accettare la proposta dell'Inter". 

Titolare in nerazzurro, il prossimo passo è diventarlo anche in Nazionale. Dopo la prima convocazione, che futuro prevede per lui?
"Ventura ha avuto grande coraggio a convocarlo quando praticamente non lo conosceva nessuno. Lui, come anche Gasperini e adesso Pioli, sono una fortuna per i ragazzi giovani come Gagliardini. Il Ct è stato uno dei primi a capire il potenziale di Roberto e per questo lo ha convocato. Con un allenatore come lui non si può che crescere e fare bene, poi starà a lui dimostrare di poter diventare un titolare della Nazionale". 

Gasperini e Pioli hanno puntato forte su di lui.
"È un aspetto che tengo a sottolineare. Questi allenatori che danno spazio al talento, anche senza che ci sia grande esperienza alle spalle, sono fondamentali per i ragazzi giovani. È una fortuna poter lavorare con allenatori di questo genere". 

Facciamo un passo in avanti adesso: Mondiali 2018, ci sarà Gagliardini?
"Io mi aspetto e spero proprio di sì. Dipende solo da lui". 

Sezione: Esclusive / Data: Sab 18 febbraio 2017 alle 19:55
Autore: Matteo Serra / Twitter: @MattSerra5
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