“Oggi son di fretta, giornata dura (sorride, ndr): la società ha organizzato una festa a sorpresa su un catamarano e abbiamo tardato il rientro di due ore. Ora devo correre dal padrone di casa a lasciargli le chiavi, incontrare il ds e prendere un treno tra 40 minuti”. Dall’altra parte della linea Samuele Longo, partente per le meritate vacanze americane dopo la promozione in Liga col suo Girona. L’attaccante di proprietà dell’Inter si è ritrovato nel bel mezzo di un tour de force molto particolare, ma ha trovato il tempo per concedersi in esclusiva a FcInterNews.it.

E’ passata solo una settimana dalla storica promozione. Come la sta vivendo?
“Bene, son contentissimo. Ora arrivano le vacanze in cui potrò finalmente staccare perché anche dopo la partita che ci ha regalato la promozione, ne avevamo un’altra per chiudere il campionato. Ci stiamo iniziando a rendere conto ora di quello che abbiamo fatto. E’ la soddisfazione più grande”.

Deve incontrare il ds per discutere di un’eventuale permanenza?
“No, no, è solo per un saluto. Una chance c’è sicuramente ma non ho ancora parlato del mio futuro. Il campionato è finito da poco e abbiamo mantenuto la concentrazione sino all’ultimo. Ora sentirò il mio procuratore per parlare di quello che accadrà”.

Quanto soffrirebbe un addio alla squadra?
“Qua sono stato molto bene e sicuramente mi spiacerebbe perché mi hanno accolto bene sin da subito, la vita in questa città è piacevole e anche le persone lo sono. E soprattutto perché lascerei un gruppo fantastico. Però sono abituato a cambiare di anno in anno quindi non ne farei un dramma ecco (sorride, ndr)”.

Dove le piacerebbe giocare altrimenti? In Serie A?
“Non ho mai avuto preferenza in realtà. Quando ho giocato in A o quando sono venuto in Spagna era perché, almeno sulla carta, sembrava la soluzione migliore. Deciderò in base a questa linea di pensiero quale sarà la situazione migliore per me. Mi è indifferente giocare in Inghilterra, Italia, Spagna o Germania: io voglio giocare”.

14 gol in 34 presenze. Vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa?
“Fare gol fa sempre piacere. Spero che quest’anno qualcuno abbia visto che sono un attaccante da Serie A. D’altronde, è difficile fare gol dalla panchina. E ora voglio continuare così”.

Da catalano acquisito e da interista, in finale di Champions chi ha tifato?
“Nessuno. Mi sono goduto la partita da fruitore neutro. Anche se mi avrebbe fatto piacere che la vincesse un’italiana dopo tanto tempo, ma ha vinto la più forte e quindi va bene così”.

Competizione che lei ha vinto con la Primavera di Stramaccioni nel 2012. Quale ricordo conserva ancora con maggior affetto?
“E’ stata l’esperienza più bella di tutto il mio percorso nel settore giovanile dell’Inter. Ho solo ricordi belli di quei tempi. Ora che la Primavera ha vinto il campionato, cosa di cui sono molto felice, spero possa godersela come abbiamo fatto noi”.

E se ora, a distanza di qualche anno, Strama la chiamasse allo Sparta Praga?
“(sorride, ndr) valuterei l’offerta come tutte le altre, optando poi per la soluzione migliore”.

Come mai si è fatto biondo platino? Ha perso anche lei una scommessa?
“Mi piacerebbe dirle di sì (ride, ndr). La verità è che sono impazzito una sera e il giorno dopo sono andato a farli ma dopo neanche una settimana che li ho mi hanno già stufato (ride, ndr)”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 13 giugno 2017 alle 11:24
Autore: Filippo M. Capra / Twitter: @FilMaCap
vedi letture
Print