Domani è il giorno del derby di Milano e Tuttosport ha intervistato uno che di stracittadine tra Inter  e Milan ne ha vissute tantissime da protagonista in campo e ora ne vive parecchie anche da commentatore tv: Giuseppe Bergomi.  

Bergomi, c’è un favorito per la sfida di domani sera? 
"L’Inter arriva meglio alla partita. Ha una classifica migliore, ha vissuto due settimane lontano dalle polemiche, in questo momento ha una solidità e una tenuta mentale più forti, nonostante il gioco in diverse partite non sia stato all’altezza. Il Milan è in costruzione e onestamente pensavo fosse più avanti in questo processo e credo che lo pensi anche Montella. Purtroppo dopo i grandi cambiamenti estivi il Milan aveva bisogno di risultati per alimentare l’entusiasmo, invece sono arrivate sconfitte pesanti".

Come giudica i problemi riscontrati finora da Bonucci? 
"Credo che si sia caricato di troppe responsabilità: la fascia, le aspettative dell’ambiente, i discorsi motivazionali in campo e nello spogliatoio. Bonucci ha grande esperienza, ma forse è stato troppo anche per lui perché nel calcio da soli non si combina niente. A Torino aveva poi compagni importanti vicino, al Milan chi lo circonda ha qualità, ma non ancora lo stesso spessore di gente come Barzagli o Chiellini. Sono convinto, però, che presto vedremo il miglior Bonucci". 

Icardi sarà un ulteriore problema per il capitano rossonero? 
"Icardi è un attaccante letale nello sfruttare determinati movimenti, ma non penso che prediliga affrontare una difesa a tre o a quattro: l’argentino lo vedo bene contro chiunque, l’importante è che capisca che deve essere continuo, fare la differenza non una gara sì e due-tre no, ma sempre. Ricordo la partita contro la Juve di Bonucci a San Siro dell’anno scorso, fu eccezionale". 

Chi schiererebbe alle spalle di Icardi? 
"Brozovic, se capirà di dover correre di meno per essere più lucido, per qualità tecniche e tempi di inserimento è il miglior trequartista che ha Spalletti. Domani il tecnico non lo potrà schierare, quindi punterei comunque su Joao Mario. In alternativa Eder. Borja Valero in quella posizione non è incisivo, Vecino sarebbe invece una soluzione di ripiego". 

A proposito di Borja. Il derby si deciderà in regia con la sfida fra lo spagnolo e Biglia, o sulle fasce? 
"Inter e Milan sono squadre che prediligono avere spazi. L’Inter, per dire, non è il Napoli: la squadra di Sarri ti soffoca col pressing, ma poi sa far male negli spazi stretti. L’Inter, con Fiorentina e Roma, è diventata devastante quando ha avuto il punteggio in suo favore. Anche il Milan ha esterni e trequartisti che amano avere campo davanti: per il momento di difficoltà che attraversa, credo che Montella giocherà più accorto, lasciando fare la partita all’amico Spalletti. Di sicuro è una partita tatticamente molto interessante da studiare e analizzare". 

L’uomo derby? 
"Non saprei. Borini, per esempio, mi ha sorpreso contro la Roma: ha fermato Kolarov e rilanciato spesso l’azione. Il Milan sulle fasce ricorda il gioco degli esterni di tanti anni fa, penso a Causio e Cabrini alla Juve, quando saliva uno l’altro si abbassava, idem la mia Inter dello scudetto con Bianchi e Brehme. Borini dovrà dare un occhio a Perisic, ma sarà Musacchio poi a doverlo prendere. Credo che molto del derby passerà dalla prova di Perisic".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 14 ottobre 2017 alle 08:30 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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