Ieri più di uno scampolo di gara per Hugo Campagnaro. L’argentino sorride con l’arrivo in panchina di Roberto Mancini. Il Toro di Moron, come ammesso nelle ultime ore, non aveva più il rapporto idilliaco di un tempo con l’ex tecnico Walter Mazzarri. Ruggini ancora precedenti all’approdo a Milano dell’allenatore di San Vincenzo, inasprite dal caos nazionale. Poi sono arrivati gli infortuni e una parabola nerazzurra in discesa costante per l’argentino (dopo un avvio da leader della difesa a tre). Ora la felicità di potersi rimettere in gioco, cambiare le carte in tavola e rendersi utile per il Mancio, anche da terzino, dove lo jesino lo sta provando e utilizzando in assenza dei titolari nel ruolo. 

Nessun problema se quello di terzino non è il ruolo che Hugo predilige. Lui che è stato per almeno 8 anni uno dei migliori interpreti della difesa a tre del nostro campionato. Se si chiede duttilità, Campagnaro risponde presente. La serata di ieri lo avrà riportato indietro nel tempo, agli anni di Piacenza, ultima tappa italiana da terzino puro in una linea a 4 (nelle successive esperienze ha fatto sempre il centrale anche nel medesimo schieramento). O la nazionale, con Sabella che lo ha spesso utilizzato a destra per sostenere un attacco a dir poco atomico. E con D’Ambrosio non ancora rodato e al 100% (ma con chance di esserci all'Olimpico), in vista di Roma dovrà reimmedesimarsi al meglio e in poco tempo, con Gervinho, Iturbe e Florenzi possibili clienti difficili. 

Una nuova vita che però non cambia il futuro. I piani che prevedevano l’addio a fine stagione non sono cambiati. Però non c’è più la smania in casa nerazzurra di portare ad Appiano un altro centrale, mossa che avrebbe chiuso definitivamente lo spazio per l’ex Napoli. Sei mesi da giocarsi al massimo, per chiudere con il sorriso l’avventura in nerazzurro. La consacrazione di una carriera onesta, fatta di lavoro e spirito di sacrificio. Il rinnovo è quasi impensabile per ragioni anagrafiche, il progetto Thohir prevede il lancio di profili più giovani, con Vidic che alza già la media età della squadra ed è stato chiamato proprio per trasmettere la sua esperienza. 

Il futuro, come svelato tempo fa da FcInterNews.it, potrebbe parlare di nuovo blucerchiato. La Sampdoria, che lo ha corteggiato in estate, si è rifatta sotto. Contatti importanti, la volontà dell’argentino di tornare in una piazza che gli ha dato molto e una mezza parola data a Ferrero, felice di poterlo regalare a Mihajlovic a giugno. Ma la A non resta a guardare. Infatti vanno registrate nelle ultime settimane le telefonate da parte di Beppe Iachini al centrale. Lui che lo ha allenato a Piacenza, agli albori della sua carriera italiana. Il Palermo quindi si mette in scia, iniziando a tastare il terreno. Senza dimenticare la Premier. L’Inghilterra stuzzica Campagnaro, che vorrebbe mettersi alla prova nel campionato numero uno in Europa, ma dopo un’estate fatta di ammiccamenti non ci sono stati ulteriori contatti che al momento facciano presagire a un trasferimento oltremanica del Toro di Moron a giugno.

Ora il mercato può attendere, Campagnaro è concentrato al 100% solo sul campo. Tranquillo, di nuovo, con l’addio di WM. Non sarà più difesa a tre, con il suo ruolo naturale. Ma la possibilità di giocarsi le proprie carte gli restituisce entusiasmo. Mancio gli chiede uno sforzo, pronto a reinventarlo terzino per il bene della squadra. A partire da Roma, se servirà. Il tutto, conoscendo già i titoli di coda di questa esperienza a Milano: Palermo, e soprattutto Samp, aspettano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 28 novembre 2014 alle 20:00
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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