Intervistato da Il Secolo XIX, Antonio Cassano ha spiegato la sua idea sul futuro. E pare non avere alcuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. "Mi alleno ogni giorno alla Riattiva di Chiavari per restare in forma e soprattutto per non prendere peso - dice l'ex nerazzurro -. Voglio ripartire tra un paio di mesi perché lo stimolo è forte e voglio tornare a volare. Pensavo che il campo mi mancasse di più, ma dentro di me so che si tratta solo di pochi mesi. Il Verona in Serie A mi intriga molto come il Bologna o l'Udinese, l'importante è che sia in Serie A perché posso ancora fare la differenza. Entella? È l'unica eccezione per cui accetterei la Serie B. Ho un rapporto di grande amicizia, stima e affetto con il presidente Gozzi".

Cassano chiarisce anche il suo rapporto con la Sampdoria: Per me la Samp ha rappresentato tutto fino al 29 ottobre del 2010, per come mi hanno trattato dopo sono contento che la storia si sia chiusa definitivamente. Per Ferrero e Romei potevo allenarmi ancora con la Primavera e a questo punto deduco che sia stato Giampaolo a non volermi. Non ho chiarito e non mi interessa farlo". In pochi sono rimasti in contatto con FantAntonio: "Pochi hanno il mio numero. Del calcio mi sono rimasti vicini Piero Ausilio, Checco Palmieri, Filippo Fusco ds del Verona, Gigetto Delneri e Fabrizio Preziosi. E' un ragazzo fantastico e se la situazione in classifica del Genoa fosse stata migliore mi avrebbe fatto il favore di farmi allenare al Pio". ​Ma cosa farà Cassano una volta appese le scarpe al chiodo? "Mi piacerebbe restare nel calcio, tipo direttore tecnico alla Marco Branca nella vecchia Inter. Anello di congiunzione tra squadra, allenatore e società. In mezzo, tanto io ci finisco sempre in mezzo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 19 aprile 2017 alle 12:07 / Fonte: Secolo XIX
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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