Un Walter Mazzarri ''sfatto'', come è stato definito dopo la partita di domenica, ma anche soddisfatto. E contento, perché ha visto la reazione dei ragazzi che, dopo una partita dominata per lunghi tratti si sono ritrovati per due volte sotto nel punteggio e per due volte hanno saputo rimontare a stretto giro di posta. Proprio quella reazione che era mancata contro Cagliari e Fiorentina – e che tanto aveva infastidito i tifosi nerazzurri – si è vista contro il Napoli.

CONTRO TUTTI - La Gazzetta dello Sport porta alla luce le parole del mister dopo la partita del Meazza. ''Grazie ragazzi, avete mostrato chi siete e fatto una grandissima gara. Vale come una vittoria. Ora avanti così, contro tutti''. Secondo la rosea, inoltre, i fischi dello stadio ''non l’hanno lasciato indifferente. Come la reazione della squadra che gli ha dato un segnale importante. WM ha passato due settimane pesanti: lui e i suoi giocatori si erano infilati in un imbuto, contro il Cagliari e a Firenze. Proprio per questo ha passato due settimane a provare e riprovare mosse e contromosse, a sostenere colloqui individuali coi giocatori (la rieducazione mazzarriana), a rivedere il dvd di Fiorentina-Inter per segnalare errori e cose fatte bene, a studiare e ristudiare il Napoli su video e su campo (con movimenti, tagli, aiuti) quando ha avuto tutti dai rientri... nazionali''.

CRISI ALLE SPALLE? - ''Vi ho visto come volevo, con lo spirito che sapete avere'', ha ribadito ieri mattina ad Appiano il tecnico toscano. Rinfrancato per aver visto finalmente dai suoi un segnale, un unico intento. Una squadra che ha seguito le direttive del suo allenatore e puntato dritto all'obiettivo. Un pareggio così, in doppia rimonta, accolto quasi come una vittoria proprio per come maturato. Importantissimo, secondo il club, a livello psicologico. Saint-Etienne giovedì e Cesena domenica diranno se l'Inter è davvero uscita dalla crisi. Perché l'obiettivo resta il terzo posto e sbagliare non si può più: i bonus sono già terminati.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 21 ottobre 2014 alle 08:28
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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