Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris entra nella sala conferenze di San Siro per un ulteriore commento su questa vittoria ottenuta quest'oggi contro il Torino. Queste le sue parole riportate dall'inviato di FcInterNews.it

FcIN - Avete deciso di non fare molto turnover perché vi aspettavate che il Torino avrebbe impostato la gara in questo modo?
"Assolutamente sì. Forse era giusto concedere spazio a chi ha giocato meno dal punto di vista morale e i tifosi forse se lo aspettavano. Ma il Torino ha fatto una gara molto seria, lo dimostra il fatto che il match si è sbloccato con l'inferiorità numerica che è difficile da gestire. Ma con questa vittoria abbiamo voluto dimostrare la serietà del gruppo".

Calhanoglu regista era un'emergenza in quel momento o avevate già provato qualcosa?
"Diciamo che è l'evoluzione del calcio. Calha è un giocatore totale, poteva già essere una soluzione valida però avevamo già un titolare nel ruolo. Lui si è messo a disposizione imparando le cose che non sapeva di questo ruolo. Calha è stato anche un muro davanti alla difesa, come dimostrano i palloni intercettati".

Come sono state le parole di Pioli prima di Juventus-Milan?
"Abbiamo vinto diversi trofei. Stefano è un amico, abbiamo giocato insieme. Ma ora per me c'è solo l'Inter".

Da interista e milanese ha portato l'interismo nello spogliatoio. Quanto è interista ora?
"Al 100%. Il tifo te la fa gustare in maniera particolare, però abbiamo perso giocatori importanti a fine stagione e ci siamo ritrovati con ragazzi coi quali è stato un piacere lavorare quotidianamente al centro sportivo. Ci siamo spesso ritrovati molte ore prima dell'allenamento, è stato un piacere lavorare con questo gruppo anche umanamente". 

Quando avete capito di poter vincere lo Scudetto?
"Diciamo che non è una partita in sé. A Riyadh, nelle due partite di Supercoppa giocate mentre altri correvano, c'era il rischio di andare sotto. Siamo andati a Firenze senza Calhanoglu e Barella ma chi entra fa una partita strepitosa. Al termine di quel ciclo la squadra ha preso lo slancio decisivo per scavare il solco".

Siete consapevoli di aver creato un modello Inter dal punto di vista tecnico? E si può aprire un ciclo?
"Il ciclo è aperto, questo Scudetto è un timbro che valorizza gli anni precedenti. La società ci è sempre stata vicina, il mister ha sempre tenuto la barra dritta, è stato bellissimo proporre un gioco e vedere i ragazzi interpretarlo. Siamo convinti di poter portare avanti qualcosa di importante".

Sanchez può essere ancora entusiasta di giocare in un top club?
"Nessun dubbio. Se parlassi di Sanchez come giocatore faremmo ridere, la carriera parla per lui. Ma Alexis è un uomo fantastico, ha dato consigli ed è stato determinante quando è stato chiamato. Disegna calcio, è stato divertente lavorare con lui. Non so quale sia il suo futuro ma sono certo che farà molto bene".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 28 aprile 2024 alle 15:18 / Fonte: Dall'inviato a San Siro
Autore: Christian Liotta
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