Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto, ha parlato della storia dell'Inter in occasione della presentazione del libro celebrativo dei 110 anni: "Incontrai Leo Picchi 11 anni fa in ospedale, quando papà ci aveva appena lasciati. Venne a portarmi il primo saluto della società. E' bello scrivere di Inter ed attraversare 110 anni che raccontano del nostro modo di vivere l'Inter. Ci sono una serie di elementi che ritornano, ovvero l'unicità con cui il club scrive la storia. Le pagine della Grande Inter e del Triplete raccontano di un modo diverso dal resto di interpretare il calcio, non solo in campo ma anche nella vita. Noi siamo allergici al potere, lo abbiamo anche patito, come quando ci imposero di chiamarci Ambrosiana anzichè Internazionle. Noi consideriamo lo straniero, l'altro, come un compagno e non qualcuno da respingere. L'Inter è storia ed avanguardia insieme. Il club ha un modo unico di leggere ed entrare nella storia, come ad esempio per quanto riguarda l'apertura agli stranieri. In 110 anni di storia abbiamo anche sofferto, ma mai cercato delle vie alternative ed oscure. Il più grande regalo che ci hanno fatto Angelo Moratti, papà, è l'averci tenuto lontano dall'illecito, dalla sporcizia. Vorrei ringraziare Gian Marco Moratti che ci ha lasciati da poco, l'avvocato Prisco. Vorrei ricordare anche Francesco Gallone, tifoso interista in sedia a rotelle che si è battuto affinchè a San Siro venissero abbattute le barriere architettoniche. L'Inter è stata avanguardia anche in questo. Non so se l'Inter ci ha allungato la vita, ma sicuramente ce l'ha resa più bella".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 10 marzo 2018 alle 12:27 / Fonte: Dall'inviato di FcInterNews Mattia Todisco
Autore: Fabrizio Longo / Twitter: @fabriziolongo11
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