Nell'approvazione della situazione economico-patrimoniale semestrale del periodo 1 luglio 2023 – 31 dicembre 2023 da parte del Consiglio di Amministrazione dell'Inter (RILEGGI QUI) spicca anche il fatto che Suning, azionista di maggioranza del club, abbia deciso di convertire in capitale circa 22 milioni di euro con efficacia a partire dal 31 marzo 2024. Una decisione che dà seguito ai 76 milioni convertiti lo scorso 25 settembre 2023 e ai 10 milioni convertiti nel giugno 2023. Ma in che cosa consiste?

A rispondere alla domanda ci pensano i colleghidi Calcio e Finanza, spiegando che si tratta di un passaggio tecnico legato alla scelta di come la proprietà della società di Viale della Liberazione ha deciso di finanziare il club nelle ultime annate. "Dopo un iniziale aumento di capitale da 142 milioni di euro nel giugno 2016, infatti, Suning ha versato circa 462 milioni di euro nelle casse del club solo attraverso finanziamenti soci fruttiferi di interessi, di cui 51 milioni nel corso del 2022/23 (derivanti questi ultimi dal prestito garantito agli Zhang dal fondo Oaktree) - scrive CF nella sua analisi -. La scelta è quindi stata quella di non procedere con aumenti di capitale, che avrebbero portato ad intervenire o diluire la quota degli altri azionisti (in particolare LionRock, che oggi possiede ancora il 31,05% del club nerazzurro). E, in quanto finanziamento dai soci, la quota relativa finiva a bilancio come debito nei confronti appunto dei soci".

Suning ha sempre optato a convertire i propri crediti verso l’Inter in quota capitale, una possibilità prevista dall’OIC (ovvero dall'Organismo Italiano di Contabilità) che nel principio contabile 19 scrive che, "al fine di estinguere il debito iscritto in bilancio, il debitore può convertire, in tutto o in parte, il proprio debito in capitale. L’operazione viene realizzata mediante l’emissione (o altre forme di assegnazione) di quote o azioni da parte del debitore e la loro assegnazione al creditore"

Tradotto, il creditore (Suning) rinuncia al proprio debito, che viene convertito in capitale, rafforzando quindi il patrimonio netto del debitore (Inter). Nel caso del club nerazzurro, dunque, "la decisione servirà per coprire le perdite a livello di patrimonio netto", conclude Calcio e Finanza.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 26 marzo 2024 alle 20:40
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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