Quale sarà il futuro di Roberto Mancini? Ogni qualvolta l'Inter accenna a una flessione (o è in flessione vera e propria, come in questo periodo), ecco che tornano le solite domande sul futuro del tecnico. Era accaduto lo scorso anno, quando qualcuno addirittura dava per certo l'addio in caso di mancato raggiungimento dell'Europa, ed era accaduto perfino in estate, dopo le sconfitte nelle amichevoli (!). Ovviamente, la domanda torna d'attualità ora che i nerazzurri sono in un momento negativo dopo un avvio strepitoso.

"A onor del vero va ricordato che frasi rassicuranti sul futuro del tecnico ci sono anche state, dal presidente Erick Thohir e pure dal ds Piero Ausilio - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Ma spesso le rassicurazioni di metà percorso valgono e no. Perché poi Mancio sembra spesso distante dall’andazzo italiano, pur se consapevole di aver ecceduto dopo il derby".

La rosea riconosce al Mancio i meriti per la metà di stagione in vetta alla classifica quando nessuno si sarebbe aspettato un'Inter così in là nei programmi. Però nelle ultime settimane qualcosa - si legge - sembra scricchiolare. E allora i continui riferimenti alla Premier League in comparazione col calcio italiano (su arbitri ed espulsioni, frasi e offese, critiche e polemiche) sarebbero una spia di malessere dell'allenatore. Poi c'è il capitolo mercato. "La società è andata incontro alle sue richieste rimanendo nel recinto del Fair Play Finanziario che al tecnico non è mai piaciuto e che per forza di cose limita l’acquisizione di top player. In tutto questo, e non è poco, c’è una classifica che non piace e che lo spareggio di Firenze di domenica potrebbe peggiorare o rallegrare".

Secondo la Gazzetta dello Sport, quindi, sarebbe quasi impossibile vedere ancora Mancini sulla panchina dell'Inter senza la partecipazione in Champions League. "Perché poi solo la Champions può portare euro decisivi per il futuro e per alzare lo standard di acquisti sul mercato che Mancio vuole giustamente alto. Ma lui, in caso di saluti anticipati, dove potrebbe andare? Panchine top in Premier latitano: i due club di Manchester sono da escludere, restano l’Arsenal di Wenger e il Chelsea che pare orientato anche su altri lidi (Allegri compreso). In Francia c’è il Psg (il futuro di Blanc dipende dal cammino in Champions), il resto è Russia (Zenit?) o una nazionale". 

Ma, in fondo, come si diceva, sembra rileggere le stesse indicazioni di un anno fa. E poi tutti sappiamo com'è andata a finire. Stavolta cosa ci sarà scritto sui titoli di coda?

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 09 febbraio 2016 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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