Dopo l'annuncio, la presentazione ufficiale e i primi allenamenti, è tempo di nuovo (e super) esordio per Roberto Mancini. Il nuovo tecnico nerazzurro, subentrato all'ormai ex allenatore Mazzarri, si prepara per guidare la 'sua' nuova Inter in un match molto particolare. Una partita che esula da qualsiasi logica e dinamica di questo sport: domani sera, infatti, Milan e Inter si sfideranno per la 12a giornata di Serie A, con una classifica che vede i rossoneri davanti ai Mancio-boys di un solo punto (ottavo posto con 17 punti per gli uomini di Inzaghi, nono posto e 16 punti per l'Inter).

Per presentare un derby molto atteso, l'allenatore interista si presenta nella sala stampa del centro sportivo Angelo Moratti, per la prima conferenza pre-match dal momento del suo arrivo a Milano. Di seguito, le dichiarazioni del tecnico jesino, riprese dall'inviato ad Appiano Gentile di FcInterNews.

Si inzia con il derby. Quali sono le sue sensazioni per questo grande esordio?
"Le sensazioni sono molto buone, perché si gioca una partita molto importante. Il match sarà difficile, perché il Milan è una grande squadra. Ma faremo del nostro meglio per vincere".

Che squadra e ambiente ha trovato rispetto alla sua prima esperienza in nerazzurro?
"Devo dire che l'impatto è stato ottimo, anche se ho dovuto far fronte a qualche infortunio di troppo. Nessuno mi aveva descritto i giocatori, e infatti devo ancora conoscerli bene. Poi dobbiamo considerare che gli allenamenti non sono molto veritieri. Ho bisogno di vederli durante la partita".

Una sua idea circa la polemica di Calciopoli.
"Avete aspettato proprio me per fare questa domanda (ride, ndr). L'Inter ha già risposto recentemente. Ormai sono discorsi vecchi, io ora ho bisogno di lavorare con la squadra".

Il Milan teme il cambio-panchina con il suo arrivo. I tuoi uomini, invece, ti seguiranno sin da subito?
"Non saprei, quando c'è un cambio-tecnico una scintilla può scattare. Ma il Milan conosce il derby e sarà una partita da tripla. La nostra speranza è quello di vincerlo".

Ha lavorato anche sul divertimento e sull'entusiasmo. Il problema dei ragazzi riguardava la pressione?
"Non saprei, se non c'è entusiasmo è difficile fare le cose bene e rendere al 100%".

Ha creato stupore in lei Inzaghi come allenatore?
"Come giocatore è stato un grandissimo. Adesso ha una grande occasione come tecnico, anche se è ancora molto giovane. Ma credo che avrà un grandissimo futuro".

Si rivede un po' in lui?
"Quando si inizia non è molto semplice, e poi tutti pensano di sapere già tutto. E questo è il limite dei giovani tecnici. Ci vuole tempo per diventare veri allenatori".

Sarà emozionato per il ritorno a San Siro?
"Sicuramente, l'emozione non manca mai. A maggior ragione quando si torna dove si è già stati e dove hai fatto bene. Sarà bellissimo. Credo sia ovvio questo".

Qual è il derby che ricorda con maggior piacere? Il terzo posto è uno stimolo o una pressione?
"Non sono abituato a lottare per il terzo posto, questo mi demoralizza un po'. La classifica non dobbiamo guardarla, aspettiamo ancora del tempo prima di farlo. Cercheremo di dare il massimo e alla fine vedremo. Il derby che ricordo più volentieri, invece, è quello finito per 4-3. Anche se sono tutti molto particolari, anche quelli persi".

Ha timore che il Milan possa mettervi in difficoltà?
"Mazzarri è un bravissimo allenatore, e il fatto di cambiare la difesa credo non sia un problema per noi oggi. Indipendentemente da tutto, penso che il discorso sia un po' più ampio. La Juventus, per esempio, ha vinto con il 3-5-2. Tutte le partite sono difficili, compresa quella di domani sera, e il nostro atteggiamento tattico non cambierà molto le cose".

Guarin sarà una grande opzione?
"Credo sia un grande centrocampista, e deve essere bravo nel fare entrambe le fase. Guarin può anche segnare, e per noi sarà importante. Deve fare tutto".

Cosa pensa delle dichiarazioni di Agnelli?
"Ripeto, sono cose molto lontane nel tempo e l'Inter, come ho già detto, ha già risposto. Voglio solo parlare dell'attualità, sappiamo qual è stato il nostro comportamento".

Se fosse un giocatore, cosa vorrebbe dal suo allenatore? Cosa pensa di Thohir dopo l'incontro che avete avuto?
"Vorrei che mi facesse giocare dall'inizio (ride, ndr). Per quanto riguarda Thohir, ho avuto ottime sensazioni, anche se abbiamo parlato solamente per 30 minuti. Dobbiamo conoscerci ancora meglio".

Kovacic in cosa può migliorare?
"Ha grandissime qualità, non dobbiamo pensare che non potrà mai sbagliare. Avrà bisogno di molto più tempo. Lavoreremo con lui, lo aiuterò e avrà grandi occasioni. Dovrà cercare anche di segnare, perché non gli manca nulla: tecnica, tiro e dribbling".

Qual è il suo ruolo ideale?
"Abbastanza vicino alla porta, ma deve aiutare anche in fase difensiva. Se vogliamo crescere abbiamo bisogno anche di questo. Lui, sicuramente, è un grande giocatore davanti".

Ha trovato il suo vice?
"C'erano diverse soluzioni, anche alcuni profili senza patentino. E quindi dobbiamo ancora valutare, non è una cosa importantissima e urgente".

Cosa vorrebbe vedere domani?
"Vedere una vera squadra in campo, anche nei momenti di difficoltà. Voglio che i miei uomini siano pronti a mettere in campo ciò che abbiamo provato in allenamento. Anche se non sarà semplice. Alla fine vedremo cosa sarà successo".

Come sarà il suo centrocampo? C'è qualche difficoltà sugli out esterni?
"Medel non l'ho ancora visto, Hernanes devo valutarlo. Ma, indipendentemente dagli uomini, posso dire che domani proveremo a giocare a calcio. La nostra speranza è che tutti possano dare il massimo. Anche il Profeta potrebbe essere un'ipotesi".

Questo sarà un derby offensivo? Nell'Inter poca gente attacca lo spazio, come si può risolvere questo limite?
"Dovremo cercare di prendere pochi gol, anche se sarà un lavoro lungo e duro. Ma ci riusciremo. Entrambe le squadre sono forti davanti, è fondamentale per noi avere giocatori in grado di attaccare gli spazi. E oggi è difficile arrivare a successi prestigiosi se le squadre non sono portate al calcio offensivo".

Qual è il ruolo migliore per Hernanes? Tra Veron, Mihajlovic e Stankovic chi le piacerebbe avere oggi?
"Sono grandissimi giocatori, noi dovremo andare velocemente perché la stagione è iniziata da un po'. Hernanes, invece, è straordinario tecnicamente, dovrò parlare con lui per capire quale potrebbe essere la 'zolla' migliore. E' in grado di giocare in ogni ruolo del centrocampo, potrebbe ricoprire ogni posizione. Dalla sua ha anche la capacità di andare in gol, e noi abbiamo bisogno di giocatori del genere".

Cosa pensa di Nagatomo?
"Gli piace correre, inzia sempre prima degli altri, lui esce dagli spogliatoi e inizia a correre (ride, ndr). E' anche molto simpatico, potrà essere utile anche in fase offensiva. Poi gioca vicino a me, è fortunato (ride, ndr). Giocherà sicuramente anche perché porta fortuna nei derby (ride, ndr)".

Galliani ha proposto una squadra mista Milan-Inter per una gara amichevole. Chi dovrebbe allenare?
"Un tempo per uno".

In questa squadra chi può essere il suo 'vecchio' Stankovic?
"Abbiamo giocato insieme, l'ho allenato e lo conoscevo da tempo. Qui non c'è questa situazione, spero di trovare un profilo del genere".

Cosa la affascina di questo derby?
"Le due squadre hanno sempre lottato per il massimo, l'attualità è solamente un caso".

FCIN - Con un Cerci in più sarà più facile raggiungere il terzo posto?
"Io non l'ho ancora visto, è qui? (Ride, ndr). Credo che io debba pensare a quelli che ci sono e farli rendere al meglio".

FCIN - Ha trovato delle difficoltà a preparare la squadra con la difesa 'a quattro' dopo una stagione e mezza con la difesa a tre?
"Il 3-5-2 non cambierà molto dalla mia idea, poi dipenderà anche dai giocatori. Se dovessero dirmi che vogliono giocare con la difesa 'a tre' non ci saranno problemi anche per me".

Esordire in un derby è un bene o un male?
"Risponderò dopo il match, una grande partita offre delle emozioni grandissime".

C'è un giocatore del passato nerazzurro che vorrebbe schierare domani?
"Le squadre nerazzurre del passato hanno vinto tutto, potrei prendere chiunque. Non credo che si commetterebbero degli errori, il nostro lavoro è quello di dare alla squadra il massimo e dar fiducia ai giocatori. Sono tutti bravi, dobbiamo iniziare bene e lavorare".

Sezione: Copertina / Data: Sab 22 novembre 2014 alle 14:28 / Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo Angelo Moratti
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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