"Io Zidane non lo odio, come molti sono portati a pensare. Io Zidane lo amo, non perché mi abbia dato una testata, ma perché mi ha dato una coppa del mondo". Ai microfoni di Libero, Marco Materazzi ritorna sul celebre episodio occorso nella finale Mondiale di Berlino che contribuì a regalare il titolo planetario alla Nazionale italiana. Ma non solo, perché Matrix parla anche di attualità a 360 gradi, a partire dalla mancata qualificazione a Russia 2018 degli azzurri, evento storico che non accadeva da 60 anni: "Ho vissuto l’eliminazione dell’Italia con gran dispiacere. Nel trovare la Spagna nel girone c’ è stato un pizzico di sfortuna. Ma se non vinci né fai un gol contro la Svezia...". 

Inevitabile, per l'ex 23 interista, approfondire anche i temi di casa nerazzurra, a partire da Skriniar e Icardi, due certezze della squadra di Spalletti: "Skriniar mi piace molto, sta crescendo e in un percorso di crescita l’errore ci sta. Ha grandissime qualità fisiche, è molto veloce: molto meglio del sottoscritto. Icardi? Penso che il tifoso interista debba guardare ai gol, non alla vita privata. In campo, Icardi dimostra di tenerci tantissimo e da tifoso questo mi basta".

La chiosa è dedicata alla gestione dell'era post-morattiana da parte di Suning: "Io ho avuto la fortuna di andare in Cina da Suning. Roma non è stata costruita in un giorno, e io credo che i cinesi sappiano quel che fanno". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 17 febbraio 2018 alle 10:40
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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