Tra i calciatori che "la Befana o Babbo Natale", per citare Spalletti, potrebbero portare a Milano sponda Inter a gennaio ci sono di certo 2 profili: quello del difensore centrale e quello di un esterno offensivo. La ciliegina sulla torta di tal mercato di riparazione, però, potrebbe essere Mesut Özil. Il Daily Star ha lanciato l'indiscrezione: il tedesco è in scadenza di contratto con l'Arsenal, e Wenger si è rassegnato a perderlo a gennaio o a giugno. In questa crepa contrattuale, secondo il tabloid inglese, si è inserita l'Inter.

La non brillante prestazione di Brozovic contro la Fiorentina, il primo tempo di Borja Valero a Roma e le recenti prestazioni di Joao Mario hanno sollevato una discussione sul numero 10 dell'Inter: 10 inteso come ruolo, non come numero di maglia. Chi alle spalle di Icardi?
Per ammissione dello stesso Spalletti i calciatori arruolabili in quella posizione sono almeno 4: Brozovic, Eder, Joao Mario e Borja Valero. Tutti con caratteristiche diverse ma tutti, per quanto fatto vedere finora, non efficienti come il tecnico di Certaldo si sarebbe augurato. E allora ecco che da Londra si apre un'altra pista oltre alle 4 già citate: il tedesco, dal punto di vista economico, non sarebbe un affare proibitivo. Per intenderci, se venisse trovato l'accordo con il calciatore, potrebbe venirne fuori una spesa meno dispendiosa di quella che sarebbe stata necessaria per accaparrarsi Schick. Özil è un calciatore "ormai" ventottenne, il contratto scade nel prossimo giugno e a Londra, sponda Arsenal, soffia vento di rivoluzione, tanto che anche Sanchez e lo stesso Wenger potrebbero lasciare i Gunners. Il prezzo del cartellino dell'ex Real Madrid, considerando quanto detto, dovrebbe andare al ribasso, mentre per l'ingaggio qualche problema in più potrebbe sorgere.

Il tema trequartista resta tra i più attuali in casa Inter: domani contro il Genoa potrebbe toccare nuovamente a Brozovic; forse ad Eder, difficilmente a Joao Mario. Spalletti continua a cercare il suo numero 10, e chissà che la Befana o Babbo Natale non possano regalargliene uno che parla tedesco.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 23 settembre 2017 alle 20:18
Autore: Fabrizio Longo / Twitter: @fabriziolongo11
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