Nella lunga chiacchierata con Roberto Scarpini per il programma di Inter Channel 'Caffè Doppio', l'allenatore della Primavera nerazzurra Stefano Vecchi ricorda anche i suoi trascorsi da giocatore nel vivaio interista:"All'Inter ho fatto quattro stagioni, due nella categoria Allievi e due in Primavera. All'esordio con Mereghetti ho fatto un po' di fatica, ma la stagione successiva negli Allievi Nazionali con Tagnin sono diventato un giocatore importante. È stato l'inizio della mia carriera. Nei due anni di Primavera con Giampiero Marini abbiamo anche conquistato lo Scudetto di categoria. Nella stagione successiva allo Scudetto dei record ho partecipato al ritiro estivo della prima squadra e sono stato convocato da Trapattoni per la Supercoppa vinta contro la Sampdoria".

Vecchi è alla terza stagione alla guida dei ragazzi nerazzurri, coi quali ha chiuso i primi due anni con un trofeo vinto: "Il primo anno avevamo un gruppo forte, l'unica vera sfida era far convivere George Puscas e Federico Bonazzoli, due prime punte. Abbiamo conquistato la Viareggio Cup vincendo tutte le 7 gare del torneo, poi purtroppo abbiamo pagato qualche infortunio di troppo durante le Final Eight. La stagione successiva, con un altro gruppo, abbiamo trionfato in TIM Cup contro la Juventus, vincendo sia a Torino sia a San Siro. È una vittoria che resterà nella testa di tutti per diverso tempo e che ci ha permesso di far crescere i ragazzi".

Inevitabile tornare sulla sua reggenza alla guida della prima squadra, prima dell'arrivo di Stefano Pioli: "È stata un'esperienza indimenticabile, per me e per il mio staff. Soprattutto perché il riscontro della squadra e della società è stato positivo. L'ambizione di tornare nel calcio dei grandi c'è, ma qui mi trovo davvero benissimo. La Primavera dell'Inter è come fare la Serie B da qualsiasi altra parte. L'anno prossimo, inoltre, ci sarà un campionato vero, con la possibilità di affrontare sempre gli avversari migliori". Chiusura dedicata alle Final Eight 2016/2017: "Ci siamo qualificati con due giornate di anticipo in un girone difficile. Non è un traguardo scontato, perché ogni anno ci sono delle sorprese e ad alcune nostre avversarie è capitato di restare a casa. Siamo una squadra in crescita, non abbiamo ancora espresso tutto il nostro potenziale e spero che nelle fasi finali si possa fare questo salto, con l'aiuto della buona sorte, fondamentale quando disputi tre gare in una settimana".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 27 aprile 2017 alle 21:10 / Fonte: Inter.it
Autore: Redazione FcInterNews.it
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