Fabrizio Corsi, patron dell'Empoli che oggi affronterà l'Inter, va all'attacco. "Ci sono scelte e proposte del nostro calcio che mi indignano - dice il numero uno dei toscani alla Gazzetta dello Sport -. Trovo ridicolo individuare nella riduzione a 18 squadre la ricetta giusta per risolvere la crisi della Serie A. Anzi, per dirlo alla toscana questa è proprio una bischerata. Solo le grandi vorrebbero qualche partita in meno per concentrarsi sulla Champions o per fare cassa con qualche amichevole di lusso. Questa è un’analisi da Repubblica delle Banane. La vera questione è la distribuzione dei diritti televisivi. Possibile che la Juve incassi 105 milioni e il Crotone 19? Date dieci milioni in più al proprietario del club calabrese e la squadra di Nicola oggi avrebbe 7-8 punti in più in classifica. Sarebbe più competitiva. Persino corazzate come Barcellona e Real hanno accettato una distribuzione diversa. Da noi niente. Silenzio. Mi auguro che il nuovo ministro dello Sport intervenga per riequilibrare la distribuzione della ricchezza che il calcio produce. Il ministro Lotti è di Montelupo, parla la nostra lingua".

Oggi affrontate i nerazzurri a San Siro.
"Una sfida tra due mondi diversi. Noi non ci sentiamo da Serie A, ci sentiamo di passaggio. E questo è un limite o un pregio".

Non ci sarà Icardi.
"Ha preso due turni di squalifica. Lo hanno anche trattato parecchio bene. Un capitano che tira una pallonata all’arbitro e poi lo tratta a male parole… Comunque l’Inter è fortissima anche senza Icardi".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 12 febbraio 2017 alle 10:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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