ll capo di gabinetto del Sindaco De Magistris a Napoli, Attilio Auricchio, investigatore all'epoca di Calciopoli, ha parlato della sentenza della Cassazione sulle pagine de Il Mattino: "Quello era un calcio malato e corrotto fatto di persone che parlavano con telefoni non intestati, schede straniere e che manipolavano il sistema a loro vantaggio. Questa sentenza dimostra che all'epoca operava un'associazione a delinquere e sancisce la tenuta integrale del nostro capo accusatorio. Delle telefonate - prosegue Auricchio - mi ha stupito quella in cui Bergamo e Moggi si davano appuntamento su altri telefoni. Solo che Moggi andava di fretta e chiamò con il suo. E da lì scoprimmo le schede svizzere e tutto il giro delle sim per sfuggire alle intercettazioni. Facchetti? Non ha mai posto in attonulla di illecito. In nessuna delle telefonate in nostro possesso c'erano contenuti rilevanti per la giustizia ordinaria e per quella sportiva. Giusto revocare gli Scudetti alla Juve? Senza ombra di dubbio. E' stato un vero peccato interrompere la fase di moralizzazione e pulizia che a quei tempi stava portando avanti il Commissario della Figc Guido Rossi. Che per intenderci non era interista".

Sezione: News / Data: Gio 26 marzo 2015 alle 21:13
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print