E se il segreto dell'Inter fosse Matias Vecino? Questo è il piacevole dubbio che si pone il Corriere della Sera, che sottolinea come il centrocampista uruguayano abbia messo lo zampino in tutti i risultati pesanti ottenuti dal club nerazzurro, dal blitz di Roma al successo nel derby fino al pareggio di ieri a Napoli: "E' lui che, all'87' della partita con la Roma, chiude in gol (su assist di Ivan Perisic) la ripartenza che uccide la partita sigillandola sull'1-3.  Nel derby del 16 ottobre, è sempre Vecino, al 60', a spezzare l'assedio del Milan mettendo fuori di pochissimo un destro basso al volo su un altro ribaltamento di fronte. Non a caso, 3 minuti dopo l'Inter si riporterà in vantaggio con il secondo gol di Mauro Icardi. Ma non è tutto, perché è all'88' che, dopo una cavalcata di una settantina di metri col pallone ai piedi, Vecino serve Icardi che di tacco gira su Eder: dal tiro deviato nascerà il corner del rigore decisivo per fallo di Rodriguez su Danilo D'Ambrosio"

Stando alle statistiche, Vecino "è il giocatore dell'Inter che corre di più. Nelle 7 partite in cui è partito titolare, 6 volte è stato quello che ha percorso più chilometri: l'unica eccezione si è avuta in Roma-Inter, in cui l'uruguaiano è stato il secondo, dietro a Borja Valero (ma per soli 5 metri...). Un dato che va incrociato con il numero di palloni toccato dall'uruguaiano dall'inizio del campionato a oggi: 676, contro il 677 dello spagnolo, che però ha giocato più di lui. Quindi: avrà segnato meno di Icardi, avrà fatto meno assist di Perisic, farà meno miracoli di Samir Handanovic, sarà meno sorprendente di Skriniar, sarà meno evidente come riferimento per i compagni di Borja Valero. Ma sta di fatto che molto della splendida classifica dell'Inter lo si debba al lavoro di Vecino. Un lavoro nascosto e silenzioso, a eccezione delle sue cavalcate ribalta-partita. Che a molti, invece che a Gerrard hanno fatto pensare a Nicola Berti. Restando a quell'Inter, il paragone ci può stare. Ma ne viene in mente anche un altro, ripensando alle ironie con cui è stato accolto l'acquisto di Matias per 24 milioni di euro, rispetto ai 5,5 investiti per il compagno di Fiorentina Valero. Un po' come quando insieme all'acclamatissimo Lothar Matthäus arrivò all'Inter un suo compagno di squadra, un terzino semisconosciuto: un tal Andreas Brehme". 

Sezione: News / Data: Dom 22 ottobre 2017 alle 17:05
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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