Nei giorni scorsi, la Bundesliga ha votato contro l'abrogazione della norma del 50%+1, la famosa regola legata all'azionariato popolare da parte dei tifosi che devono essere proprietari della maggioranza del pacchetto azionario dei club tedeschi. Una decisione che non è andata giù a Karl-Heinz Rummenigge, uno dei principali oppositori della regola, che ai microfoni di Kicker si scaglia contro la DFL, la Confindustria del calcio teutonico: "Trovo la gestione della Lega altamente opinabile, vedo una mancanza di leadership. Ho l'impressione che Christian Seifert (Ceo della DFL, ndr) sia al momento alquanto frustrato. Mi sconvolge il fatto che una squadra di Seconda Divisione, che non ha mai giocato in Europa almeno da quanto ne so io, possa diventare addirittura dominante", aggiunge Rummenigge riferendosi al St. Pauli, formazione della Zweite Bundesliga che si è posta al vertice del movimento per la conferma della norma. Nel mirino c'è in particolare il dirigente del club di Amburgo Andreas Rettig: "Il suo è stato uno spettacolo populista, questa è la cosa incredibile".

Rummenigge chiude esprimendo la propria ansia per la competitività del campionato tedesco "a livello nazionale e soprattutto internazionale. Il Bayern è in testa per il sesto anno consecutivo, tutto molto bello ma non era questo il nostro obiettivo. Ai tifosi serve un campionato emozionante come fu quello del 2001, quando vincemmo al 90esimo contro l'Amburgo superando lo Schalke 04 all'ultima giornata; quello fu il più entusiasmante che ricordi. Vedremo comunque come andremo avanti; di certo per noi sarà molto più difficile competere con i team inglesi, spagnoli e italiani e tenere lontani i francesi". 

VIDEO - RUMMENIGGE STRAPAZZA LA JUVE: 4-0

Sezione: News / Data: Lun 26 marzo 2018 alle 17:43
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print