Sconcerti: "Il pari ci può stare, il gioco no. A Milano per la prima volta stipendi più bassi che a Roma"

Dal suo consueto editoriale sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza l'1-1 maturato ieri al Barbera tra Palermo e Inter: "La notizia di oggi è vecchia ormai di un anno. Juve e Roma sono una cosa a parte, in tre giornate hanno già accumulato un totale di 24 punti di vantaggio sulle avversarie classiche, Milan-Inter-Napoli-Lazio- Fiorentina. Il passo doppio di Milano è già dimenticato, dopo il Milan delude anche l’Inter scossa troppo seriamente dalla trance agonistica del Palermo. Come un anno fa, le delusioni arrivano puntuali il giorno in cui si aspettano le conferme. L’Inter è stata scavalcata dal ritmo del Palermo e dalla freschezza tecnica dei suoi stranieri. Sono normali queste difficoltà su campi giovani e in serate di ultimo grande caldo, non è per niente scandaloso nemmeno il pareggio. È preoccupante il poco costruito dall’Inter, la facilità con cui è stata messa sotto dalla corsa del Palermo, la mancanza di personalità complessiva. In sostanza dietro Roma e Juve non ci sono ancora avversari. Sono in testa le due squadre più ricche. Per la prima volta infatti la Roma paga stipendi più alti di Inter e Milan. Il calcio si conferma un gioco semplice: sceglie sempre i più forti".