Mario Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera, analizza così sulle colonne del quotidiano la gara tra Inter e Napoli, chiusasi sul 2-2: "Una partita che nessuno voleva vincere diventa uno spettacolo nel finale quando il risultato si insegue. Il pareggio serve poco all’Inter, ma arriva con forte senso del dramma, quindi rimette un po’ in strada il rapporto con la gente. Una partita fondamentalmente inutile, per larghi tratti inespressa, tutti corrono dove serve poco e tengono troppo il pallone. Uno spettacolo lento, con la paura che alla fine si trasforma in carattere. Non so cosa porterà questo risultato nel futuro di Mazzarri, nel suo rapporto con la gente. Ci sono discrepanze di destino tra lui e la natura della società, questo è indubbio. Ma adesso si sta usando l’allenatore per coprire il vero rovesciamento di un mondo. L’Inter così come l’abbiamo conosciuta e vista vincere non c’è più. Ce n’è un’altra che giustamente ha il compito di guadagnare, di coniugare risultati e profitto. Niente da dire ma questo porta a squadre conseguenti con qualunque allenatore. Mi sembra sia questa differenza che tardi a essere capita. L’unica che ha sempre fatto grande l’Inter dai tempi di Masseroni a quelli dei Moratti. Ci si è scelti il nemico che conta meno, che meno può fare per l’Inter. Il punto reale non è accettare lui, è accettare l’Inter. Lui è solo il più cambiabile".

Sezione: News / Data: Lun 20 ottobre 2014 alle 10:48 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Redazione FcInterNews.it
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