La redazione di Sportmediaset ripercorre le tappe che hanno portato allo "strappo definitivo" fra Massimo Moratti e Erick Thohir che avrebbe portato alle dimissioni dell'ex patron: "È da luglio che fra Massimo Moratti ed Erick Thohir si era dissolto un certo feeling, l'idea di un'Inter in comune nella quale far convivere le idee del nuovo presidente e l'esperienza e la passione di chi ha guidato l'Inter dal 1995 al 2013 fino al gradino più alto d'Europa e del Mondo. Ma quello che era feeling un anno fa, al momento del passaggio dei poteri, e per qualche mese è rimasto tale, è diventato un garbato, ma deciso, scambio di opinioni divergenti, a cominciare dalla decisione di azzerare cariche e compiti: Thohir dice basta alla Vecchia Inter: se ne vanno giocatori, dirigenti, medici, addetti vari. Logico: chi comanda fa come meglio crede. Meno logico che Moratti guardasse e basta, senza poter sollevare obiezioni o dare consigli. Luglio, l'estate, le prime amichevoli alle quali non era presente il presidente onorario, primo segnale "ufficiale" del gelo che attraversava i rapporti fra lui e Thohir. Poi il campionato, i conti di esercizio, le perdite di bilancio, le parole su Mazzarri: tutto da lunedì a oggi, tutto in poche ore. Le cose spiacevoli da dirsi e riferirsi. Nel prendere atto delle perdite di 103 milioni, gli uomini della nuova Inter hanno messo a fuoco le ultime gestioni precedenti. Non un atto di accusa diretto, ma ci vuole poco per capire che non cambia la sostanza. Poi quel Moratti che dice: il futuro di Mazzarri dipende dai risultati, e WM se la prende e se la prendono anche Thohir e chi gli sta attorno, perchéé -dicono- sono parole che hanno un senso di destabilizzazione. Tutto in maniera repentina, una crisi interna che si consuma poche ore prima di Inter-St Etienne. Che diventa quasi un contorno al fatto del giorno: Moratti che sbatte la porta".

Sezione: News / Data: Gio 23 ottobre 2014 alle 17:54
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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