Quella in cui giocò Massimo Paganin "era un’Inter in costruzione", ricorda l'ex nerazzurro nell'intervista concessa a SportWeek: "Alla presidenza era appena arrivato Massimo Moratti. C’erano Pagliuca, Javier Zanetti, Bergomi, Carlos, Ince, ma era certamente una squadra in divenire. Quella di oggi è un’Inter formidabile, quella aveva qualche calciatore veramente forte ma era da completare". 

Oggi, invece? 
"Oggi l’Inter è un gruppo formato da singoli importanti, plasmato da Inzaghi in una squadra fluida, non strettamente legata a schemi, ma che in campo ragiona e si muove invece per concetti e principi di gioco, per linee di passaggio. Una squadra micidiale nelle transizioni, coi giocatori che occupano le posizioni molto velocemente – posizioni che non sono sempre quelle di partenza – e nella quale può segnare chiunque". 

Favorita per il derby di lunedì, dunque? 
"Segna più di tutti e subisce meno di tutti: mi ricorda l’Inter dei record dell’89, quella di Trapattoni. Detto questo, anche il Milan ha giocatori come Theo e Giroud che hanno fatto una finale di Coppa del Mondo: è gente in grado di gestire le pressioni di una partita come questa. E poi, si sa, il derby azzera tutto: le squadre non sentiranno il peso della sfida più di quanto lo avrebbero avvertito se non fosse stato decisivo per una delle due. Ma nei confronti degli avversari, l’Inter ha ormai un margine di vantaggio psicologico che per gli altri sarà difficile colmare, almeno in tempi brevi". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 20 aprile 2024 alle 11:51
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print