Inter-Zenit finisce 3-3. Tuttosport divide il suo giudizio sui nerazzurri tra quelli promossi, quelli rimandati e i bocciati. Ecco l'elenco:

- PROMOSSI 

Candreva - Confinato là dove andrà a giocare Perisic, ci mette l’orgoglio di chi vuole opporsi a una stagione da panchinaro, seppur di lusso. Pronti-via e fa secco Lunev con un tiro bellissimo dopo aver superato la marcatura grazie a uno stop da far vedere nelle scuole calcio. Applausi pure per il colpo di tacco con cui, a inizio ripresa, libera Dalbert.  

Icardi - Alla prima da titolare forse non si poteva chiedere di più, d’altronde lui non è un uomo da pre-campionato. Il primo a saperlo è proprio Spalletti che, non a caso, gli ha disegnato una preparazione su misura. Però quando si accende fa subito la differenza con la sventagliata che libera Politano sull’azione che porta al rigore poi da lui trasformato. 
 
Martinez - Entra e, al primo pallone giocato con un colpo di testa mette i brividi alla difesa dello Zenit, al secondo pallone segna il gol del 3-3 da provetto opportunista. Ha le stigmate del killer. 
 
Politano - Bollicine dal precampionato: l’ex stellina del Sassuolo, che ha già scalzato Candreva dalla abituale mattonella a destra, dimostra intraprendenza e capacità di saltare l’uomo: Mevija, non fosse stata un’amichevole, sarebbe stato già ammonito dopo appena quattro minuti. Coraggio che paga: per lui infatti si sentono solo applausi da parte dei settemila tifosi che hanno preferito l’Arena Garibaldi all’happy hour.  
 
Dalbert - Ritrova l’amata fascia sinistra e rispetto a Sion pare un altro giocatore. Di strada, per tornare a quello che aveva stregato Ausilio e Sabatini in Francia, ne deve percorrere ancora molta, però mai - da quando è all’Inter - si è visto un tempo giocato con coraggio come il secondo di ieri. 
 
 

- DA RIVEDERE 

Gagliardini - Particolarmente ingolfato dalla preparazione. Il che nuoce alla sua lucidità nell’aggredire gli avversari e nel far ripartire l’azione. A luglio ci può stare.  

 

- BOCCIATI 

Borja Valero - Non ha più il cambio di passo che necessiterebbe il ruolo secondo l’interpretazione che ne dà Spalletti. Il confronto con Nainggolan è impietoso: forse in quella posizione sarebbe già l’ora di testare Martinez che nel Racing era abituato a gravitare alle spalle di Lisandro Lopez. 
 
De Vrij - Il primo gol dello Zenit nasce da un suo maldestro rinvio e non è neppure esente da colpe (insieme ad Asamoah) sul 2-2. Errori che si aggiungono a quello sul primo gol del Sion nell’amichevole precedente. Con il fisicaccio che ha, è tra i più penalizzati dai carichi di lavoro estivi. Però può soltanto lievitare, magari - dopo il rientro alla base di Miranda - grazie all’aiutino della difesa a tre, dove lui si trova da pascià. 

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 22 luglio 2018 alle 09:44 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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