"Gentile redazione,

Mi permetto di esprimervi, e condividere con il popolo sostenitore della benamata, le mie considerazioni a seguito di una grande vittoria, ottenuta con le componenti che da sempre ci hanno caratterizzato-altrimenti mai sarebbe stata epitetata come Pazza.
La vittoria di ieri ha ridato entusiasmo, fiducia ed apprensione, quasi fretta, in visione all'anno prossimo. Questa squadra può e deve ambire ad altri palcoscenici, come ha spesso ripetuto il nostro allenatore, al quale devo dei ringraziamenti sinceri per la metamorfosi od evoluzione della fibra nervosa di un gruppo di ragazzi che, checché se ne dica, ha avuto per una stagione e mezza un allenatore senza inventiva, affascinato dal suo passato, privo di spirito di osservazione per una rosa che avrebbe potuto offrirgli non poche soluzioni tattiche alternative. Per rosa intendo ovviamente anche i giovani della primavera di Mister Vecchi, serbatoio inesauribile di risorse che, se ben valorizzate, sopperirebbero ad ogni situazione d'emergenza.
Ieri mister Mancini ha dimostrato tutto il suo valore quando, capendo che un pareggio niente avrebbe portato se non una sfilza di "Meritavamo di vincere, ma il calcio è così" a cui siam stati troppo abituati dall'inizio di due stagioni a questa parte, compreso il derby-vergogna della scorsa domenica, ha dato fondo a tutte le risorse offensive a sua disposizione, stravolgendo il suo 4-3-1-2 facendolo diventare sostanzialmente un 4-1-4-1, in cui ha rivestito Kovacic di un peso schiacciante, fortunatamente non solo supportato ma addirittura superato brillantemente dal fenomeno croato, che a mio avviso per niente al mondo dovrebbe essere ceduto. 
La mia ultima considerazione va proprio al classe '94 di Linz. Un giocatore eccezionale, un calciatore dotato di una tecnica e di una rapidità che trova pochi pari a livello italiano, che forse ha trovato la sua parte di campo in cui (dovrebbe) essere utilizzato non più ad intermittenza. Il vertice basso, un regista arretrato-ovviamente affiancato da un mastino (Medel, o lo stesso piacevole Gnoukouri)-capace non solo di interdire, morder caviglie o intercettare, ma di impostare già all'uscita della nostra area trame sofisticate, ed efficaci, a cui il nostro Robertone aspira sin dal suo arrivo.
Vi ringrazio per la sempre gentile cortesia di leggermi, vi saluto con un hashtag che accomuna tutti i nostri cuori:
#amala".

Germano

 

"Buonasera gentile redazione, 
Grazie per lo spazio a noi tifosi dedicato.
Allora parto subito con il mio commento post-Roma:"Finalmente si vede una squadra".
Sono 3 partite che vedo una squadra coesa a prescindere da chi scende in campo,evidentemente la sculacciata post - Parma è servita.
Finalmente riesco a vedere in fondo al tunnel una luce,riesco a immaginare un futuro positivo per questi giocatori, perché chi scende in campo è pronto a dare tutto per il compagno di squadra.
Finalmente Kovacic che fa quei recuperi in fase difensiva,Guarin che riesce a fare le due fasi, Hernanes finalmente nel suo ruolo ideale,Vidic è ritornato il colosso che conoscevo, Jesus che sulla fascia sinistra ha trovato il suo mondo e Icardi uomo ovunque in attacco.La fase difensiva ne giova alla grande quando 11 giocatori si muovono all'unisono. Certo, con questo non vuol dire che vinceremo lo scudetto,ma se si continuano a fare passi avanti e immaginando che il mercato non ci porti/tolga nessuno,io credo che ce la possiamo giocare con chiunque l'anno prossimo. Ora la società deve essere brava a inserire quelle pedine per il salto in avanti definitivo e l'allenatore deve continuare con il suo lavoro, i giocatori devono capire che per arrivare a traguardi importanti bisogna restare uniti in campo e fuori e dare il massimo quando si viene chiamati in causa.
Infine voglio fare i complimenti, una volta tanto, al presidente Thohir per aver pubblicamente ritirato la numero 4.
Finalmente il "capitano " Zanetti è leggenda!".

Alessandro

 

"Carissima redazione ci siamo ; con la vittoria sulla Roma e la sconfitta della Fiorentina siamo all'ultima chanche ; non possiamo proprio più sbagliare una partita a cominciare da Udine , poi in casa con il Chievo , rogna non indifferente , la Lazio fuori (vietato perdere) poi la Juve e non serve dire altro , il Genoa fuori (diretta concorrente) e per finire l'Empoli (l'unica squadra che non ci ha fatto letteralmente giocare in casa .
Almeno 14 punti (4 vittorie e 2 pari) e ci siamo anche perchè Juve,Roma (solo se finisce 2^ o 3^)  ,Lazio  (come la Roma, Napoli (speriamo vinca ma se vince la Fiorentina è uguale) in Champion's ; resterebbero quattro posti per EL per cinque (sei se non vincono la EL nè il Napoli , nè la Fiorentina) squadre Fiorentina (o Napoli se non vince e non arriva terzo) , Sampdoria , Torino , Genoa e ... Inter . La classifica si è aggiustata , la fortuna sembra girare un pò (finalmente) dalla nostra parte e bisogna darci dentro senza risparmio .
In fondo ci manca un solo trofeo internazionale che è la Supercoppa Europea e si può vincere anche senza Champion's vincendo la EL .
Forza Inter , amiamola !!!".

Gianni

 

"Gentile redazione..renderci per un attimo..strateghi del mercato nerazzurro..è fantastico!!vi ringraziamo per questo..quindi anch'io darò sfogo alle mie idee di mercato!!
Portieri: Samir è un gran portiere..che vale anche tanti soldi,ma penso che di portieri forti che lo rimpiazzerebbero alla grande ce ne sono..e che verrebbero di corsa all'inter, quindi io lo venderei..e prenderei Marchetti!
Difesa:Via Andreolli,Campagnaro,Nagatomo,Jonathan,Felipe,Dodó..
In entrata il colpo Darmian e Vrsaljko sulle fasce..al centro punterei sullo scontento Benatia che conosce già il campionato e si inserirebbe subito..e poi il neo acquisto murillo!
A centrocampo: Tourè. È inutile aggiungere altro.. e poi mi piacerebbe Valdifiori (se a poco) e perché no..thiago motta..lui e tourè farebbero da chioccia ai vari kovacic (da tenere assolutamente per evitare un coutinho bis) brozovic gnoukori..
vendere assolutamente kuzmanovic obi..e forse guarin per fare cassa!!
In attacco..lavezzi jovetic dybala..uno o più di uno tra questi..l'importante è che chi viene..conosca il nostro campionato..deve essere già pronto! Vedi i casi Podolsky e Shaquiri..che comunque col tempo..faranno bene!!".

Michele

 

"Gentile Redazione,
 
     la prendo solo un po’ larga del solito, ma confido nella Vs. comprensione.
Molti appassionati l’avranno forse già dimenticato, ma l’assoluto primattore di questa comunque travagliata stagione nerazzurra (e si spera, adesso, anche confermato deus ex machina delle rilanciate - anche se minime - speranze di rincorsa europea, proprio nell’anno della sua conclamata consacrazione) non è chiaramente un prodotto del vivaio nerazzurro, ma la scelta mirata di un suo tecnico passato che risponde al nome di Andrea Stramaccioni, non certo quello di WM...... Ma chi si è materialmente adoperato per portare all’Inter il giocatore in oggetto è diventato, nel frattempo, il nuovo direttore tecnico viola, Valentino Angeloni, che Moratti seppe soffiare alla concorrenza nel lontano 2012 affidandogli il ruolo di responsabile degli osservatori della prima squadra. Questi, l’estate seguente - grazie anche alla sua cerchia di collaboratori - riuscì a mettere a frutto lo sbarco alla Pinetina dell’ex canterano blaugrana italo-argentino, dopo la biennale tappa 
 intermedia in quel di Genova, sponda Sampdoria. Peccato, poi, che lo stesso Angeloni, nonostante un contratto triennale con l’Inter, non abbia saputo resistere alle sirene inglesi del Sunderland, salvo poi doverne fare ritorno anche per gravi questioni familiari. 
    Scopriamo ora, finalmente, la “misteriosa“ identità di questo puntero. Ma premetto subito che il sottoscritto non sta affatto delirando, sta solo “giocando” in metafora su un parallelo un po' inconsueto...... 
   In tempi in cui la tecnologia spadroneggia ovunque, c’è ancora chi si accontenta di avere soltanto l’iPod, chi invece anela all’iPhone, chi infine non può proprio fare a meno di bramare l’iPad, ma praticamente tutti gli appassionati nerazzurri, nonché la stessa Inter - soprattutto ora con la conduzione tecnica di Mancini e la nuova gestione societaria dell’asiatico Thohir (espressione di un continente dal quale,  Silicon Valley a parte, proviene la gran parte dei maggiori marchi tecnologici) - si distinguono dagli altri perché sono già oltre, in una continua rincorsa del futuro che, forse - nella ns. “fattispecie calcistica” - è già presente, se non addirittura “leggermente” passato.... Infatti, la squadra milanese con i colori del cielo e della notte ha già da tempo (estate 2013) in dotazione il famoso iCardi, un “oggetto” sempre più di culto e assai desiderato anche dall’estero, già quasi uno status symbol per tutti gli interisti veri e 
 “solo” un sex symbol, invece, per alcune esclusive utenze femminili..... Funziona meravigliosamente bene, pare anche “fuori campo”, ma soprattutto quando “lo prende” ai possessori avversari, senza distinzioni fra aree nazionali od europee.  Non ha problemi di autonomia o di ricarica visto che si rigenera da solo: bastano poche e salutari “manutenzioni” domestiche,  anche se non è dato sapere se giovino di più le sedute “svolte” ad Appiano Gentile oppure quelle “approntate” al proprio domicilio.... E soprattutto non teme le “alte tensioni”, anzi al contrario, migliorano le sue performance, specie in quelle zone ove è possibile captare “il rumore delle onde” (tipo a Genova....). Non teme nemmeno le “fonti di calore”, anche se talvolta è proprio consigliabile far togliere la cover, mettendone “allo scoperto” la parte anteriore, se non altro per il sommo piacere delle eventuali estimatrici astanti, pronte a cogliere il candore “fiori
 to” di questo giglio di campo, come già successo qualche tempo fa su un “campo omonimo” (come a Reggio Emilia....). Per questo “ritrovato tecnologico”, poi, risultano appositamente disabilitate solo le funzioni “Stop” e “Play”, a beneficio, però, di un unico tasto ben evidenziato come “Top Player”. 
   Gode anche delle invidie altrui perché è il solo potenziale “strumento” col quale il Premier twitterino non si sognerebbe mai di cinguettare il suo famoso hashtag “#.........staisereno”, perché “lui stesso” lo è già di suo, sempre e comunque, nonostante sia un “modello relativamente giovane”.... E’ pure provvisto di “assicurazione” con una garanzia triennale, facilmente estendibile a brevissimo, sembra, al 2019. Pare addirittura che nella sua particolare polizza simil-automobilistica esista una clausola in cui si specifica che la forma tariffaria contempli oltre ai bonus, anche i malus (siano essi indifferentemente “sinistri” o “destri”...) che arreca, di solito, ai malintenzionati che tentano di disturbarlo o di “impossessarsene” illecitamente. Le sue performance risultano così efficaci, nonostante l’abbastanza recente arrivo sul mercato (milanese), che non teme affatto la concorrenza di “prodotti” di altre “marche” od are
 e geografiche nazionali: o perché questi si sono rivelati troppo costosi (tipo l’ “iTurbe”) o, peggio, risultano perennemente difettosi (come l’ “iBarbo”), perché di continuo in fase di “richiamo” o di “riparazione”. Infine, smessi i panni della “novità tecnologica”, il fascino seduttivo di Icardi esercitato sulle esponenti del gentil sesso ed, eventualmente, sui difensori avversari è l’unica forma di “corruzione” legalizzata in questo Paese; anzi si rettifica, è una delle tante, ma sicuramente risulta la più innocente, visto che tutte le altre sguazzano nel diffuso malcostume nazionale e nella loro quasi totale impunità.
 Ma la “corruzione” attuata da Maurito è, appunto, lecita perché non porta alcun danno economico, né d’immagine, anzi porta altre recenti “vittime consenzienti” come i giocatori del Cesena che l’hanno omaggiato, in partita, per il suo gesto di fair play (raramente rilevabile sui ns. campi di gioco), manifestato nel rinunciare ad un corner che non gli spettava (e con la sua squadra ancora alla vana ricerca della vittoria....) od anche sabato sera sera in occasione di un tentativo di rovesciata che poteva risultare involontariamente pericoloso per l’incolumità fisica del portiere romanista De Sanctis, il quale, invece, l’ha “sanato" abbracciandolo fraternamente. Chissà se il suo agente saprà farsi monetizzare - come quasi tutti i procuratori sanno fare - anche questa dote naturale di Icardi (cioè il suo farsi benvolere) o se invece il suo assistito si distinguerà ulteriormente dalla massa facendogli notare che non sarebbe il caso di “infierire” tro
 ppo sulle casse societarie nerazzurre, dopo essersi già assicurato, col prolungamento, anche l’aumento al triplo dello stipendio, un “bonus integrativo” a copertura dell’ingaggio “ridotto” di questa stagione e, per finire, lo sfruttamento al 100% dei propri diritti d’immagine....
 Chiuso questo (ci si augura non noioso) gioco di metafore “tecnologiche” ed alla luce, soprattutto, del suo prezioso gol vincente in una classica sfida-scudetto d’antan, diventa per forza facile riconoscere che la sola ipotesi di “doversi” privare, eventualmente, di un talento come Icardi scatenerebbe, presso tutta la tifoseria della penisola - veneti compresi, ma anche oltralpe - una litania di imprecazioni senza risparmio che, in quella terra in particolare ma non solo,  assumerebbe ben note “connotazioni”, con echi a dir poco irripetibili... Maurito continua così a smentire l’etichetta di bad boy che certi media soloni, pressapochisti e adusi alle facili nomee avevano cercato, tempo addietro, di appiccicargli addosso (e taluni, di tanto in tanto, “ricascano” nella tentazione, perfino qualche Vs.  editorialista esterno, almeno quando lavora in altra sede.....), solo per creare un improbabile accostamento con la versione “real” di quella figura, ris
 pondente al nome di Mario Balotelli (il quale, ad almeno 20 gol in stagione ed al livello di serietà di comportamenti dell’argentino - se non altro in campo - non è mai arrivato, pur avendo 3 anni in più sul groppone); e, contemporaneamente, ad avvalorare l’attitudine da good toy (buon giocattolo), quantomeno nelle “mani” di Mancini, visto che col predecessore WM Maurito aveva fatto anche molta panchina, perlomeno nella prima parte della scorsa stagione (e fino a prima dell’arrivo di Thohir...), senza ovviamente raggiungere gli score odierni.   
    Icardi si sta rivelando sempre più un vero toccasana, meglio un rosarino (nel senso di nativo di Rosario, in Argentina e concittadino di un tal Messi, pertanto un predestinato....), ma questa particolare assonanza del suo luogo natìo con la famosa pianta aromatica mediterranea (rosmarino) non fa altro che confermare la sua impareggiabile capacità di saper “insaporire” tante partite dei nerazzurri, altrimenti inspiegabilmente insipide. Non ultima quella di sabato sera, appunto, il fondamentale “intreccio nostalgico” da ultima spiaggia (almeno per l’Inter) per i fievolissimi risvolti europei, in cui ha infarcito la sua prestazione con un “sontuoso proiettile” (dopo averne, peraltro, sparati altri due “a salve”) da perfetto Argentinean Sniper, con buona pace persino di Clint Eastwood: proprio un cecchino formidabile
che ha denotato, in aggiunta, anche una migliorata capacità di partecipazione alla manovra corale della squadra che gli era sconosciuta fino a poco tempo fa. Merito, quindi, anche delle virtù didattiche del Mancio, ingiustamente accusato - a mio modesto avviso - di poca umiltà e di troppa presunzione da parte di qualche appassionata lettrice del Vs. sito, forse un po’ prevenuta sulla questione (Sir.ra Daniela). Che poi lui sia capace, effettivamente o meno, di saper curare di più la fase offensiva e meno quella difensiva (perché l’ex “apposita” spalla Mihajlovic se ne è andato ad allenare altrove...), non sarebbe certo uno scandalo, anzi solo la conferma che nel modo di “pensare” calcio di Mancini è essenziale riuscire a segnare sempre un gol in più dell’avversario piuttosto che subirne uno in meno. Dove starebbe la presunzione e la somiglianza tattica con Zeman (da sempre “legato” al suo 4-3-3-) e, soprattutto, come altrimenti si spiegherebbe la fed
 eltà (quasi) assoluta al “matrimonio tattico” col modulo 4-2-3-1 che prevede sempre - a squadra rodata - l’adozione di ben 4 uomini d’attacco, 1 in più del boemo? Non è sempre e solo questione di qualità degli interpreti, ma anche di coraggio e mentalità vincente. Sabato sera poi il Mancio è andato ben oltre, stracciando ogni precedente record di “proposta offensiva” schierando sì, a partire dall’86°, il suo modulo tattico preferito, il 4-2-3-1, ma in una versione spudoratamente iperoffensiva (della serie o la va o la spacca) con ben 6 uomini d’attacco schierati all’unisono, cioè 2 in più del suo massimo consolidato: tre trequartisti genuini (Hernanes, Kovacic e Shaqiri) + 3 attaccanti puri (Icardi, Palacio e Podolsky) per un Risiko (in versione mignon) che il “9” nerazzurro ha poi risolto come solo lui sa fare. 
   Di fronte allo score stagionale di Icardi (22 reti complessive tra campionato, Coppa Italia ed EL), agli appassionati nerazzurri dotati di buona memoria non può, però, non essere tornata alla mente la “sguaiatezza” propinata in prima pagina da una testata sportiva milanese, la quale - non più tardi di qualche settimana fa (esattamente lo scorso 25 febbraio) - se ne era uscita quasi con una esortazione, un invito spassionato, per non dire subdolo, a cederlo subitaneamente, ché “Conviene: con la cessione di Icardi ti compri Gignac, Touré, Lavezzi e Babacar. Che c***o aspettate?”. Ci mancava solo, nel sommario di stampo renziano, anche la citazione del classico slogan da teleimbonitore “Venghino siori, venghino!” escogitato a suo tempo per la (presunta) dismissione delle auto blu. Sì, vabbè, la rivisitazione del titolo con la chiusura poco oxfordiana è opera del sottoscritto, ma giusto per rendere al meglio il tenore di quella “scandalosa forzatura”, p
 ur posta in forma di domanda. E così, anziché “abbandonarsi” alle giuste celebrazioni di un idolo pallonaro in pectore - quell’Icardi ventiduenne ora vice capocannoniere della Serie A, ad un solo gol di distanza dal battistrada Tevez - la stessa testata comprometteva ulteriormente il suo già precario rapporto di fiducia col (residuo) bacino di utenza nerazzurro (non dimentico, detto di ben più gravi, improvvide e precedenti uscite su “scudetto da bruciare” o “già bruciato”, anche di certi passati tributi indebitamente elargiti al presunto fuoriclasse, ora ex juventino, Giovinco - finito da poco a calcare sperdute lande canadesi ed “incapace” di far vincere la propria squadra nemmeno quando sigla una doppia marcatura...  - salvo poi “rimediare” con patetica e differita rettifica) denotando, indirettamente ed una volta di più, le malcelate simpatie a strisce bianconere del suo Direttore responsabile. Omaggio puntualmente tributato nell’odierna edi
 zione domenicale a testimonianza della peggior “prostituzione intellettuale” di mourinhana memoria. E pensare che proprio sabato 25/4, forse non paga di quel subdolo auspicio di due mesi esatti prima (25/2), la rosea aveva replicato i suoi ben noti e ormai consolidati “orientamenti” con un’apertura sul partente(?) Handanovic, la Roma e Totti talmente “sbilanciata” per i capitolini da far trasfigurare certi “sospetti” in quasi certezze; molto più equilibrato risultava, paradossalmente e nella stessa giornata, il titolo dedicato dal Corsport a Inter-Roma (leggere per credere). Pertanto fa specie “vedere” la rosea milanese “tristemente smascherata” a tessere, anche se indirettamente ed in maniera subdola, la stessa tela faziosa ordita dalla Pravdina sportiva sabauda. Forse è nata, ma già da tempo, “La (nuova) Gazzetta del Tuttosport.....
 Di conseguenza l’eventuale ma fantomatico “ripristino” di un maggior equilibrio e di una più marcata neutralità nel tenore delle titolazioni (per non parlare dei contenuti) - almeno per una testata sportiva che si professa(va) “nazional-popolare” - sarebbe quanto mai gradito da parte di tanti ormai disaffezionati lettori, quasi tutti interisti ovviamente: ma “i tempi” dei Direttori Palumbo e Cannavo’ difficilmente ritorneranno ed il piacere di continuare a leggere quella testata (senza, però, più acquistarla) rimarrà direttamente riconducibile, almeno per il sottoscritto, solo alla notevole capacità di analisi e scrittura di alcuni suoi professionisti.
    D’altronde son  noti i danni incalcolabili che certi “Monti” hanno arrecato al nostro paese,
specificatamente con riferimento a quei disastri “socio-culturali” arrecati  alla comunità nazionale da parte di alcuni di loro, grazie alla consolidata fama di desertificatori di urne (come l’ex Premier Mario) o di edicole (tipo il Direttore roseo Andrea). La cosa peggiore è che qualcuno degli stessi sia ancora in carica....
    A dirla tutta, ci sarebbe anche un altro Monti che “imperversa” a livello mediatico, Fabio, ma è l’unico che, nonostante sia palesemente morattiano e quindi filo-nerazzurro, “tiene botta” al Corsera (l’Inter, invece, quello vero - Botta - lo tiene ancora al Chievo....). ”Ma questo è normale....” (nel senso di simpatie nerazzurre di un giornalista lombardo), come l’eventuale pugno di Papa Francesco a chi offendesse la propria mamma, tanto per usare una similitudine “forte”..... Battute e citazioni a parte, l’onda lunga del “rumore dei nemici”, per dirla alla Mourinho, anche se sarebbe meglio chiamarla semplicemente “prostituzione intellettuale” dovrebbe forse essersi placata per lasciare spazio, di grazia, al doveroso e convinto omaggio del talento di  Mauro Icardi  e, soprattutto, del suo notevole bagaglio tecnico trasferito in dote ai nerazzurri. Le titolazioni domenicali, come già detto, sembrerebbero confermarlo, ma se poi la baraonda
  mediatica dovesse ricominciare da capo anche per i redivivi Kovacic ed Hernanes (dati in partenza fino all’altro ieri)? Alle prossime rassegne stampa “l’ardua” risposta. Stay tuned!
  Cordiali saluti".

Orlando

Sezione: Visti da Voi / Data: Lun 27 aprile 2015 alle 20:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
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