All'Inter manca qualità in fase di costruzione, ma rischia pochissimo e arriva una meritata qualificazione
L'Inter si rialza, sfodera una prestazione da leccarsi i baffi e fa fuori il Napoli al San Paolo, giocando una delle migliori partite della stagione. Roberto Mancini sorprende di nuovo e lascia fuori Felipe Melo, che tutti davano titolare sicuro. Si va di 4-2-3-1, che in realtà è molto più un 4-4-1-1 con Ljajic dietro Jovetic e Biabiany-Perisic sulle corsie esterne. Medel-Kondogbia in mediana. Non è il 4-3-3 a specchio con quello del Napoli che in tanti pensavano alla vigilia.
Ljajic, in fase di non possesso, va a disturbare Valdifiori che è il metronomo di Sarri, poi le coppie sono presto fatte perché si vengono a creare tutti duelli piuttosto limpidi. I nerazzurri sono compatti e lasciano pochi spazi alle avanzate dei padroni di casa, ma stentano al momento di cucire il gioco. Medel e Kondogbia svolgono un eccellente lavoro in fase di interdizione, non altrettanto in quello di costruzione. Se a ciò si aggiunge uno Jovetic opaco, un Ljajic nascosto e le batterie di esterni più preoccupate a difendere che a offendere, si capisce bene di quanto manchi qualità al gioco dell'Inter. Di fatto, sembra Miranda il regista, visto che è l'unico a prendere la responsabilità di sventagliare in avanti (con tutti i limiti del caso). D'altro canto, però, va detto che i rischi sono limitati al minimo sindacale e il Napoli non fa paura ad Handanovic nonostante le solite geometrie ben ideate. E questo è un grande merito.
La gara resta in equilibrio anche nella ripresa, ma che l'Inter possa essere più cattiva lo si nota immediatamente. Mancini prova a spostare Ljajic a sinistra, Biabiany centrale e Perisic a destra, rimescolando le carte davanti. Sarri prova a vincerla, inserendo Hamsik e Higuain (più Jorginho per l'infortunato David Lopez), ma è l'Inter a passare poco dopo l'inserimento di Palacio per Perisic. Fondamentale la pressione alta di Medel che consente il recupero palla immediato e Jovetic può puntare la porta avversaria freddando Reina dal limite. A questo punto, mancando poco più di un quarto d'ora al termine, per i nerazzurri la gara si mette in discesa e non resta che gestire il vantaggio, anche quello numerico dopo che Mertens viene espulso per somma di gialli dopo una chiara simulazione in cerca di un rigore (minuto 87). Ljajic, in contropiede, chiude la contesa nel recupero.