Cagliari-Inter, più del gioco grinta e organizzazione
Inter-Cagliari era la partita meno pubblicizzata tra tutti i big match di questo inizio stagione per i nerazzurri, ma si trasforma in una gara molto tattica e ben preparata da Allegri. I moduli delle due squadre sono speculari con il rientro nell'Inter di Cambiasso; e infatti proprio l'argentino ancora non al meglio soffre nel primo tempo. Cossu, che rappresenta il vertice alto del rombo, tenta di portarsi dietro proprio l'argentino cercando di evitare che raddoppi o copra gli spazi liberi in difesa. Inoltre crea superiorità numerica sulle fasce dove inoltre stazionano le due punte cagliaritane che invece mettono in difficoltà i terzini nerazzurri, non perfetti nelle diagonali. Di conseguenza Santon viene sostituito mentre Maicon è costretto a rimanere bloccato dietro e viene spesso sorpreso alle spalle da Matri, il quale infatti si procura un rigore proprio su fallo del brasiliano, in ritardo.
Ma i problemi non finiscono qui, infatti durante la fase offensiva il Cagliari attende l'Inter con un pressing difensivo formato da un centrocampo a quattro composto dai tre mediani più la seconda punta Jeda, che si abbassa alternandosi con Cossu, il quale invece rimane davanti cercando di sfruttare un eventuale contropiede in velocità. Alla fine, nonostante le difficoltà, arrivano due gol del Principe Milito, il primo arrivato grazie a un pressing ultra offensivo, il secondo grazie a un lancio millimetrico di Stankovic che trova l'argentino in maniera perfetta. La vittoria è arrivata senza grande gioco ma con tanta grinta e organizzazione, due caratteristiche che contraddistinguono sempre le squadre di José Mourinho.
Matteo D'Argenio
(josemourinho.fan-club.it)