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Centrocampo superlativo, ma meccanismi difensivi errati

di Alberto Casavecchia

Ed è arrivata anche la seconda vittoria nel giro di pochi giorni. Dopo poco più di due mesi l’Inter trova il successo in casa al termine di un 5-2 sul Parma che evidenzia una supremazia a centrocampo, con la squadra di Benitez, in mancanza di Eto’o, che va in gol con Stankovic (triplo) Cambiasso e Thiago Motta, una vera manna dal cielo per la mediana nerazzurra.  Al centrocampo nerazzurro in grande spolvero, fa da contraltare una difesa imballata nei movimenti, con Crespo, Angelo e Giovinco autentiche spine nel fianco della retroguardia nerazzurra, che con Materazzi e Lucio in coppia, ha sofferto l’agilità del Valdanito. Benitez conferma gli undici di coppa, eccezion fatta per Eto’o rimpiazzato da Santon, che si schiera a sinistra nel 4-2-3-1 dello spagnolo. Marino preferisce il 4-3-3 con Giovinco e Angelo a sostegno di Crespo. Proprio l’argentino sorprende la retroguardia nerazzurra, molto statica, sul primo palo e dopo pochi secondi porta avanti il Parma. L’Inter reagisce d’orgoglio, punta come da un’ape: il centrocampo nerazzurro sale di livello e in poco tempo Stankovic, con due conclusioni da fuori, sporcate dai parmensi trova i suoi due primi gol. Biabiany sembra in giornata, replicando quanto di buono fatto vedere mercoledì sera, Sneijder è sempre nel vivo del gioco e i nerazzurri sono più incisivi in avanti: poco tiqui-taca spagnolo, tanta sostanza. Benitez cambia poi la squadra abbassando Santon sulla linea dei difensori con Cordoba a sinistra a tenere a bada Angelo. La mediana nerazzurra si fregia di Zanetti, compattandosi in maniera evidente.

Ma la difesa balla: un rimpallo sì fortunoso, unito alla staticità dei centrale, fornisce a Crespo la palla del 3-2. Nella ripresa Benitez toglie Santon e si copre con Natalino. Marino risponde con Valiani per Gobbi, mettendo più freschezza a centrocampo. L’Inter arretra un po’ per poi ripartire in contropiede, i parmensi però non stanno a guardare e sfiorano il pareggio con Angelo. L’ex tecnico dell’Udinese ci crede e schiera Bojinov togliendo Giovinco, passando al doppio centravanti nella speranza di trovare il pareggio. Benitez cala però la mossa che gli consente di portare a casa il match. Motta per Biabiany,schierando una specie di 4-3-2-1, col brasiliano e Sneijder in appoggio a Pandev. L’ex Genoa entra subito in gara, prendendosi il peso del gioco sulle spalle, si inserisce nello spazio con i tempi giusti e crea palle gol. E’ suo il 4-2, grazie a un’incursione precisa in area. E c’è il suo zampino anche nel 4-2, quando inizia l’azione che Sneijder prosegue e Stankovic chiude. Il cambio Stankovic-Nwankwo serve a dare a Deki la standing ovation e a dare robustezza alla mediana, nei minuti finali.

Da segnalare dunque un ottimo centrocampo nerazzurro che da oggi si fregia del rientro di Thiago Motta, forse uno degli uomini che più di tutti sono mancati in questo periodo, per la polivalenza e per il suo contributo fondamentale.


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