Doppio mediano: altra bocciatura. L'Inter non affonda, manca Kovacic. Francesi solo in ripartenza
Terza prova di Europa League per l’Inter, chiamata a tornare alla vittoria a San Siro dopo il pareggio contro il Napoli. I nerazzurri portano a casa un misero 0-0 senza convincere il popolo di casa.
Mazzarri schiera i suoi con un 3-4-2-1. Carrizo fa rifiatare Handanovc, davanti a lui ci sono Andreolli, Vidic e Juan, vero stacanovista in questo inizio stagione. Mbaye e Dodò agiscono sugli esterni, con M’Vila e Kuzmanovic mediani davanti alla difesa. Guarin e Kovacic sono i trequartisti dietro all’unica punta Icardi, che vuole tornare al gol.
Galtier risponde con un 4-2-3-1 coperto. Pogba spinge sulla sinistra. Lemoine e Clement mettono ordine in mezzo. Tabanou e Van Wolfsfinkel sono chiamati a fare male alla retroguardia nerazzurra.
L’Inter parte bene, è padrona del gioco e riesce da subito a far girare la sfera, anche senza verticalizzare. M’Vila entra nell’azione più di Kuzmanovic, Dodò a sinistra spinge molto di più di Mbaye a destra, non sempre coi tempi giusti. Guarin è bravo a proporsi tra i reparti e ha la prima occasione per far male alla sua ex squadra, ma spara alto. Lo stesso vale per Icardi, imbeccato un paio di volte bene dal colombiano, ma impreciso sotto porta. Gli ospiti si mettono sottopalla e aspettano di avere qualche occasione in contropiede, senza trovare il varco giusto. La manovra nerrazzura resta un po’ lenta e orizzontale e così i francesi prendono coraggio e sfiorano la rete da calcio da fermo. Kovacic, liberato da impegni difensivi non accende la luce e all’intervallo la gara risulta piuttosto bloccata.
La ripresa vede gli stessi 22 in campo. L’ASSE riparte meglio e si fa vedere subito dalle parti di Carrizo (decisivo nella prima frazione). Al minuto 9’ della ripresa WM è costretto a inserire Hernanes per M’Vila, che esce zoppicante. L’Inter riprende a spingere dopo un avvio a singhiozzo, ma senza precisione nell’ultimo passaggio e trovare il giusto appoggio degli esterni, sonnecchianti. Kovacic sciupa un’occasione in superiorità numerica nella metà campo avversaria e in un attimo, sul ribaltamento di fronte, l’Inter si mostra fragile e si salva ancora grazie a Carrizo due volte. Mazzarri cambia ancora e inserisce Palacio per Guarin, con il Trenza che va a supporto di Maurito, molto isolato. Negli ultimi dieci minuti di pressing della squadra di casa c’è anche spazio per Krhin al posto di Kuzmanovic, spento nella seconda frazione. Un cambio che, come prevedibile, non frutta cambi di passo in fase offensiva, ma piuttosto congela il pareggio.
Una prestazione mediocre dell’Inter a San Siro. Una reazione col Napoli che non ha nulla a che vedere con la squadra spenta e senza idee vista ieri col Saint Etienne. Nel primo tempo Guarin e Icardi sono imprecisi nel non capitalizzare le poche palle da gol, non create, ma concesse dagli avversari. Dodò è l’unico che spinge, ma non sempre in modo preciso e solo alla fine. Il doppio mediano è un esperimento che continua a essere riproposto, rimanendo fallimentare nella creazione del gioco, lento e orizzontale. E tutto diventa più difficile con un Kovacic versione fantasma. I francesi aspettano, si chiudono bene in mezzo (unica fascia di campo coperta dai nerazurri) e provano a ripartire. Paraddosalmente sono i più vicini a vincere la gara in ripartenza e con buoni calci da fermo. Un punto da non buttare, la prestazione forse sì.