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E’ l‘Inter che guida le danze e detta i tempi

di Alberto Casavecchia

E’ un’Inter solida e concreta quella che sbanca il Sant’Elia e torna alla vittoria in Serie A dopo quasi un mese, neanche a dirlo, grazie al gol del solito Samuel Eto’o. Per chi non lo sapesse ancora, è sempre lui il giocatore nerazzurro più in forma. La manovra offensiva nerazzurra passa sempre da lui. La squadra si fida del camerunese che si libera bene del controllo avversario, gioca di sponda, partecipa alla fase di chiusura, si propone sulle fasce e soprattutto conclude a rete facendo gol. Bisoli si è detto soddisfatto di aver limitato bene l’ex Barcellona per 20 minuti, ma puntuale come un orologio svizzero ha poi messo a segno il gol numero 12 in stagione al 39esimo minuto di gioco.  L’Inter si schiera con il solito 4-2-3-1, rispettando le attese della vigilia, con Coutinho, Sneijder e Biabiany dietro ad Eto’o, con Zanetti e Stankovic a centrocampo. Coppia difensiva Lucio-Samuel con Maicon e Chivu sulle fasce. Bisoli opta per Nenè e Matri in avanti, lasciando in panchina Acquafresca.

INIZIO AL RILENTO- L’Inter non parte benissimo. La squadra si trova imballata, in balia dei raddoppi sistematici dei cagliaritani. Sulle fasce Coutinho e Biabiany sono raddoppiati puntualmente. Sneijder non sembra al meglio e l’Inter non riesce a cambiare marcia, contro un Cagliari comunque remissivo, abile però a ribaltare l’azione e rendersi pericoloso, con la velocità di Matri e Cossu. L’Inter fatica così ad esprimesi, anche perché Canini ed Astori contengono bene Eto’o, vero fulcro del gioco nerazzurro, spalla solidissima sulla quale si appoggiano i compagni. Basta un suo guizzo ed arriva il vantaggio nerazzurro: finta di destro e stoccata mancina. L’Inter può così gestire a suo piacimento il match, rallentando i ritmi di gara.

VAI CON IL LENTO! POCHI I PERICOLI VERSO LA PORTA DI J. CESAR- Nel secondo tempo l’Inter gestisce la palla e cerca di far male solo quando ne ha l’opportunità. Benitez sceglie la prudenza e sostituisce sia Biabiany (con Obi) e Coutinho (con Motta), optando per la prevenzione in vista di mercoledì contro il Tottenham, in assenza di altri sostituti. Rafa ridisegna la squadra con un prudente 4-4-1-1 , allargando Obi e Zanetti sugli esterni, con il diritto di preservarsi l’ultimo cambio per Sneijder o per Eto’o. La sfortuna sembra metterci lo zampino, quando Thiago Motta sembra dover uscire. L’ex Genoa stringe i denti e porta avanti la gara sino alla fine. Muntari rileva così l’olandese e Rafa copre la squadra. Il Cagliari punge poco: le sue occasioni migliori le ha avute nelle prime battute della ripresa, su errori difensivi nerazzurri. Ottimo J.Cesar su Nenè e Matri, nella stessa azione. La traversa degli isolani è un altro caso sparuto. I ragazzi di Bisoli non pungono e l’Inter ritrova la vittoria.

Un qualcosa che sa di liberazione in questo periodo sfortunato, con un’Inter falcidiata dagli infortuni e che deve fare di necessità virtù per non rischiare, proprio come fatto da Rafa nel secondo tempo. La perla però l’ha regalata nel post gara, quando ha detto che Cambiasso può farcela in vista del match col Tottenham.


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