Empoli-Inter - Inter forza tranquilla. Vittoria nel segno di Dimarco e di un... cartellino giallo
Minuto 65 allo stadio Carlo Castellani. L’Inter è in controllo della partita dopo l’eurogol di Federico Dimarco. Fa girare il gioco da destra a sinistra e non cerca più in modo spasmodico la verticalità. Una palla persa fa scattare il contropiede dell’Empoli con Baldanzi. Si profila un tre contro due al limite dell’area per i padroni di casa. Da dietro Alessandro Bastoni con una corsa a perdifiato rinviene e tira la maglia al numero 35, bloccando l’azione: cartellino giallo (ben speso) e possibile gol evitato.
L’analisi tattica di Empoli-Inter parte da questo recupero irregolare. Cioè da uno dei pochissimi momenti di compattezza persa dalla squadra di Inzaghi, ma rimediata subito con la “garra” e i trucchi del mestiere. Mentalità, dedizione, voglia di vincere. Chiamatela come volete. Questa è l’Inter capolista in Serie A.
Nel complesso Empoli-Inter è una partita controllata dai nerazzurri a larghissimi tratti, senza soffrire. Forza tranquilla. Bene in difesa con l’asse inedito Pavard-Darmian sulla destra attenti e diligenti. Più che bene a centrocampo, con un Calhanoglu ritrovato che infonde ritmo e serenità a tutta la squadra e Frattesi, che con il passare dei minuti entra nel vivo del gioco con i suoi inserimenti e triangolazioni veloci. Per non parlare di Mkhitaryan. Intelligenza al servizio dei nerazzurri dal primo all’ultimo minuto. Thuram e Lautaro in attacco sono un po’ isolati e spesso faticano a legare il gioco, anche grazie alla pressione di Luperto e Ismajli che non lasciano ragionare e seguono il proprio uomo anche sulla luna.
L’Empoli risponde con un modulo ad albero di natale e prova a creare gioco e occasioni con il tridente davanti Baldanzi-Cambiaghi-Shpendi che spesso giocano sulla verticale a destra o a sinistra per creare superiorità, attirare l’Inter in una zona precisa del campo e liberare spazio in mezzo per gli inserimenti di Maleh e Marin. Ma gli uomini di Andreazzoli si infrangono sempre sulla muraglia nerazzurra in difesa e non impensieriscono mai Sommer. In difesa sono diligenti e compatti anche se rischiano grosso nei primi minuti in un paio di occasioni grazie ad un avvio gagliardo di Lautaro and co. Nel primo tempo, con la grande occasione di Darmian e il gol annullato a Thuram per fuorigioco, l’Inter meriterebbe il vantaggio ma l’Empoli fa il suo e non si disunisce. Ci vuole un colpo di genio di Dimarco al 51’, che nessuna analisi tattica potrà mai spiegare, per spezzare l’equilibrio della gara. Fútbol, direbbe qualcuno. Dopo il gol l’Inter prende fiducia e sale in cattedra nel palleggio. Rischia qualcosa in quanto a pressione avversaria al limite dell’area solo negli ultimi 4 minuti a causa dell’infortunio di Arnautovic che lascia i compagni in 10. Ma alla fine torna a Milano con 3 punti meritati e un cartellino giallo in più che forse anche Simone Inzaghi - per la prima volta - avrà apprezzato.
Riccardo Despali