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Fiorentina-Inter - Brozovic si libera di Bonaventura, Lautaro in doppia veste. Lukaku motiva il cambio con Dzeko

di Daniele Alfieri

Prima delle rispettive finali europee, Inter e Fiorentina si affrontano all'Olimpico di Roma nel primo confronto della storia fra i due club con in palio la Coppa Italia. Nessuna sorpresa nel 3-5-2 di Inzaghi, che deve fare a meno dell'infortunato Mkhitaryan (nominalmente in panchina) e in porta si affida ad Handanovic, all'ultima finale da capitano nerazzurro. In difesa giocano Darmian, Acerbi e Bastoni, a centrocampo Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Dimarco formano la linea dei cinque. In attacco tocca al tandem di coppa Dzeko-Lautaro Martinez. La Viola di Italiano si schiera con il 4-2-3-1. Terracciano tra i pali, Dodo, Martinez Quarta, Milenkovic e il capitano Biraghi completano la retroguardia. In mediana spazio per Amrabat e Castrovilli, sulla trequarti Ikoné, Bonaventura e Nico Gonzalez alle spalle dell'unica punta Cabral.

Al 3' Fiorentina subito avanti grazie alla pressione alta, con le marcature aderenti uomo su uomo, e ai cambi di campo verso gli esterni: Brozovic, Barella e Calhanoglu sono braccati, Acerbi prova il passaggio diretto lungo verso Lautaro ma Dodo legge in anticipo la situazione e scatena la ripartenza immediata della squadra di Italiano, la palla viaggia da Nico Gonzalez a Bonaventura a Ikoné, che la rispedisce dall'altra parte con l'assist per il 22 argentino che sotto porta firma l'1-0 viola. In difficoltà i due braccetti di difesa nerazzurri mentre i trequartisti viola sono abili prima nell'ostacolare la ripartenza dal basso dell'Inter, poi nel puntare l'area in sincrono, sfruttando i mancati rientri di Dumfries e Dimarco. Bonaventura marca costantemente a uomo Brozovic, mentre Gonzalez, Cabral e Ikoné pressano alti i tre centrali di difesa nerazzurri, Castrovilli e Amrabat tengono sotto stretta osservazione Calhanoglu e Barella. L'Inter cerca le sponde di Lautaro e Dzeko per mettere in moto le due ali, ma Dodo da una parte e Biraghi dall'altra si confermano attentissimi in fase di chiusura. Al 24', sul lancio lungo di Darmian, le due punte nerazzurre riescono ad avere la meglio di fisico nel due contro due con Martinez Quarta e Milenkovic, ma il bosniaco a tu per tu con Terracciano spreca il pareggio. Non sbaglia al 29' Lautaro: proprio Bonaventura perde palla in attacco, l'Inter è letale sul ribaltamento di fronte, con Brozovic che ha il tempo e lo spazio di offrire l'assist a Lautaro, il Toro scatta sulla linea del fuorigioco approfittando anche dello scivolone di Martinez Quarta e di destro fulmina Terracciano. L'Inter ha cambiato ritmo, intensità e velocità delle sue giocate, mentre la Fiorentina subisce il colpo e non riesce a frenare lo slancio dei nerazzurri. Calhanoglu attacca il fianco sinistro della difesa viola, Lautaro, sempre nella doppia veste di cucitore e finalizzatore, lo serve sulla profondità al 37', e sul traversone del turco in area ci sono anche Dumfries e Dimarco, sul tentativo di respinta dei toscani Barella va di nuovo al cross verso il Diez, che brucia sull'anticipo Milenkovic e in sforbiciata completa il ribaltone.

Avvio di ripresa arrembante della squadra di Italiano, che aumenta il volume dei suoi uomini in attacco alla ricerca della via del pareggio. Castrovilli assalta l'area centralmente sui cross dalle corsie, dove adesso affondano con più veemenza Dodo e Biraghi. Si aprono gli spazi e arrivano anche i primi due cartellini gialli della partita, da una parte per Bastoni e dall'altra per Martinez Quarta. Al 58' primo doppio cambio da parte di Inzaghi: fuori Bastoni ammonito e Dzeko, dentro De Vrij, con classica transizione di Acerbi a sinistra, e Lukaku. Due minuti dopo doppia sostituzione anche per Italiano: Mandragora e Sottil al posto di Castrovilli e Ikoné. Lukaku subito pronto a fare a sportellate con Martinez Quarta, prima protegge e fa da boa per i compagni, poi si gira e fa partire il mancino sventato dai pugni di Terracciano. Al 68' è il turno di Gosens che fa rifiatare Dimarco, nei viola al 70' altro doppio cambio con Ranieri e Jovic che rilevano Martinez Quarta e Amrabat. Cambia naturalmente anche il modulo della squadra di Italiano, che quando attacca si schiera in una sorta di 4-2-4, con Gonzalez e Sottil ai lati dei due centravanti Jovic e Cabral. Squadre spaccate nel finale con l'Inter che non rinuncia ad attaccare anche con i suoi centrocampisti, rischiando poi sugli sprint palla al piede di Bonaventura e sugli assalti delle due ali viola. Jovic pericoloso in due occasioni trova prima i riflessi di Handanovic, poi di testa manda clamorosamente a lato. Nel finale spazio anche per Terzic al posto di Dodo nella Fiorentina, Gagliardini e Correa per Calhanoglu e Lautaro nell'Inter. Ultimi 5' di recupero in apnea per i nerazzurri, mentre la Viola si porta avanti con tutti gli effettivi. Terzic, subito protagonista sulla destra, fa spiovere i cross più interessanti in area ma è ancora Jovic a graziare Handanovic non riuscendo a inquadrare lo specchio. Il triplice fischio di Irrati manda a referto il 2-1 per l'Inter di Inzaghi, che conquista la sua seconda Coppa Italia consecutiva contro una Viola bene organizzata e mai doma. Decidono i due squilli di Lautaro, che ha la meglio nei duelli individuali contro i due centrali di Italiano. La Fiorentina ci prova fino alla fine (19 tiri a 11), l'Inter fa valere l'esperienza e la qualità dei suoi principali interpreti.


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