Angolo Tattico di Bayer- LeverkusenInter - Le linee troppo schiacciate dietro, l’iniziativa lasciata ai tedeschi, gli attaccanti isolati
L’Inter vola in Germania e rinuncia a fare l’Inter contro il Bayer Leverkusen. Dopo un primo tempo dove i nerazzurri avevano preso le misure ai tedeschi proponendo anche una fase offensiva organizzata a sprazzi, nel secondo tempo gli uomini di Inzaghi giocano per il pareggio, abbassandosi negli ultimi 25 metri e aspettando il Leverkusen rinunciando al possesso palla. La beffa arriva al 90. Sconfitta meritata.
I padroni di casa partono forti con un giro palla veloce a due tocchi, che coinvolge sempre Xhaka, Grimaldo e Wirtz. Cervello, polmoni ed estro della squadra guidata da Xavi Alonso. L’allenatore spagnolo disegna un 3-5-1-1 a specchio con i nerazzurri, con Hincapié a tutta fascia a sinistra e Frimpong a destra. Wirtz si abbassa e gioca da trequartista alle spalle di Calhanoglu, come raccordo tra l’unica prima punta Tella e il centrocampo a 3 dove le mezze ali Palacios e Grimaldo salgono a turno a giocare la palla negli ultimi 25 metri. Sale uno, l’altro resta a protezione della difesa.
L’Inter è scossa dall’avvio vibrante del Leverkusen ma grazie all’entrata in partita di Calhanoglu riesce piano piano a prendere le misure e tenere la palla, alzando la linea dei difensori con De Vrij fino a centrocampo in fase di possesso e occupando per larghi tratti del primo tempo la metà campo avversaria. Il presidio territoriale non porta peró ad azioni di qualità perché manca la convinzione negli ultimi 20 metri e il Leverkusen è sempre bravo a raddoppiare e triplicare le marcature. I tedeschi si fanno attirare dalla palla e non concedono all’Inter delle giocate pulite o con il tempo giusto. Tuuram e Taremi sono avulsi dal gioco poiché la linea del centrocampo a 5 è troppo bassa e non accompagna l’azione con la giusta decisione all’unisono. In più tecnicamente i due attaccanti sbagliano molto e faticano a giocare grazie alle ottime coperture e anticipi di Tah e Tapsoba.
Nel secondo tempo l’Inter rinuncia a giocare, lasciando possesso e iniziativa nei piedi dei giocatori tedeschi, che giocano stabilmente negli ultimi 30 metri senza pressione, senza creare troppi affanni ai nerazzurri ma crescendo minuto dopo minuto. L’Inter da l’impressione di controllare la gara ma le linee troppo schiacciate verso Sommer e l’assenza di contropiede espone i nerazzurri a errori tecnici e pericoli. I nerazzurri sono molli e tatticamente si occupano solo di difendere uomo su uomo senza mai proporre qualcosa in fase offensiva, ne riuscendo, come invece era successo nel primo tempo, a prendere a tratti il controllo del gioco.
Riccardo Despali