Angolo Tattico di Inter-Bologna - Bastoni mezzala, Dumfries avanti e indietro, Castro tuttofare
Inter-Bologna 2-2. Fiamme alternate nel gelo totale di San Siro. L’Inter non ha la forza di stare dentro la gara per 90 minuti e la manovra non è sempre fluida. Il Bologna apre bene e chiude in crescendo. Meglio i rossoblù nei duelli e nelle seconde palle. Risultato giusto.
L’Inter parte con timidezza grazie all’avvio sprint di un Bologna tonico e deciso ad aggredire la gara. La formazione di Italiano con due mediani di gamba come Freuler e Moro consente protezione alla linea a 4 di difesa ma anche discreta spinta in avanti. La linea della 3 quarti è tutta polmoni, tecnica e fantasia. Le frecce Orsolini e Ndoye mettono in difficoltà Bastoni e Darmian. Odgaard sulla trequarti mette in apprensione Asllani che non riesce mai a prendere le misure e andare a contrasto in maniera vincente. Ma è Castro l’uomo in più di Vincenzo Italiano. Veloce a ripiegare sotto palla in fase di non possesso aggredendo poi a turno i portatori di palla interista, scaltro e fisico nell’andare a duellare con De Vrij per la conquista del pallone e per stressare costantemente la difesa nerazzurra.
L’Inter si vede prendere a tutto campo da un Bologna aggressivo che vince quasi tutti i duelli. Nella prima parte del primo tempo la squadra di Inzaghi non riesce a uscire palla al piede e a fare filtro. Asllani è lento e perennemente aggredito. Zielinski non strappa e resta sempre troppo basso senza accompagnare la manovra. Poi con lo scorrere dei minuti prende più forza grazie a Dumfries che si comincia a sganciare regolarmente e correre in avanti, Barella che prende il comando delle operazioni alternando giocate raffinate e di sostanza a centrocampo, e la coppia Lautaro-Thuram che comincia a lavorare bene davanti. Uno di sponda ai compagni, uno in profondità con la palla per attirare raddoppi di marcatura bolognesi e liberare un uomo nerazzurro che si puó inserire. Anche Bastoni alza il suo raggio d’azione e spesso agisce da mezzala di qualità, invece che da difensore. Proprio il cambio di posizione del 95 crea qualche difficoltà al Bologna sul centrodestra.
Nel secondo tempo i rossoblù hanno piu benzina dei nerazzurri. E spingono di più, giocando costantemente sugli esterni. Le ali conducono palla sulla tre quarti e i terzini si inseriscono o stanno dietro a rimorchio. La linea a 4 di difesa diventa a 3 in fase di possesso, con i due centrali che impostano e uno tra Moro e Freuler che si abbassa a impostare. Holm e Lykogiannis si staccano sempre e giocano in proiezione offensiva. Questo presidio delle fasce mette in difficoltà i nerazzurri che provano a chiudersi e ripartire. Spesso ci riescono, ma sono troppo imprecisi e leggeri negli ultimi 20 metri.
Riccardo Despali
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