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Angolo Tattico di Roma-Inter - Le scelte di Thuram sulla trequarti, l’intraprendenza di Frattesi, la posizione di Bastoni

di Redazione FcInterNews.it

L’Inter espugna l’Olimpico con una prestazione rocciosa, gettando il cuore oltre l’ostacolo e superando le insidie che si sono presentate.

Il piano tattico del centrocampo di Inzaghi, fatto di palleggio e dominio, salta dopo poco più di 10 minuti per l’infortunio di Calhanoglu costretto a uscire dal campo. L’Inter perde in dinamismo e geometrie con l’arretramento di Barella da play, ma riesce subito ad adattarsi al nuovo centrocampo grazie a un Frattesi subito in bolla e presente a tutto campo. Bastoni interpreta il ruolo di braccetto come un trequartista offensivo che parte dalla sinistra e si accentra per mettere palloni in mezzo e dare pressione alla linea difensiva giallorossa. Thuram e Lautaro fanno un grande lavoro di accorcia-allunga a seconda dei momenti e riescono a far salire la squadra con i loro movimenti con la palla e contromovimenti. Mkhitaryan riesce a strappare e supportare bene la fase offensiva non lasciando mai troppo isolati i due attaccanti, creando una cerniera tra centrocampo e attacco. 

La Roma dal canto suo dopo 15 minuti in sofferenza e con la squadra troppo bassa, riesce a prendere le misure ai nerazzurri soprattutto con l’innalzamento del baricentro, con Cristante non più a uomo sulla mezz’ala ma in uscita forte su Pavard. Le posizioni a trequarti di Pellegrini e soprattutto Dybala, che si abbassa spesso per farsi dare palla e inventare, creano più di qualche problema agli uomini nerazzurri, con la difesa sottopressione per tratti della gara soprattutto sulla fascia sinistra romanista, con Angelino che corre in avanti e sovrappone a Zalewski e viceversa. Il moto perpetuo dei due mette in difficoltà Pavard e Darmian, che peró reggono bene l’urto romanista. Dovbyc davanti prova a fare sportellate prima con Acerbi e poi con De Vrij. Ma gli esperti centrali interisti, grazie a fisicitá e senso della posizione, lo annullano e il carro armato ucraino non riesce mai a essere pericoloso in zona gol.

Riccardo Despali


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