Angolo Tattico di Young Boys-Inter - La pressione di Dumfries, la forza di Bisseck, l’intraprendenza della catena sinistra svizzera
L’Inter all’ultimo respiro strappa una vittoria importantissima a Berna, salendo sulle montagne russe di una partita bloccata nel punteggio ma non nelle occasioni per entrambe le squadre.
I nerazzurri partono autoritari imponendo il possesso. La palla all’inizio gira un po’ lenta anche perché Barella da play al posto di Calhanoglu deve prendere le misure con il ruolo, il campo e gli avversari. Davanti è Taremi a fate il lavoro che di solito svolge Lautaro, quello di raccordo tra i reparti venendo incontro al centrocampo per dialogare e impostare. Arnautovic invece fa il terminale offensivo ma è avulso dal gioco. Le mezze ali Frattesi e Mkhitaryan partono col piglio giusto, guadagnando metri di campo e aggredendo i portatori di palla dello Young Boys. A destra Dumfries ha licenza di correre e pungere, ed è quello che prova a fare sin dall’inizio, pasticciando a volte, ma portando pressione alla difesa svizzera a 4 svizzera. Dall’altra parte Carlos resta più bloccato e si interscambia spesso con Bisseck che si proietta in avanti. Uno resta l’altro va.
Lo Young Boys parte timido ma con il passare dei minuti prende coraggio e metri di campo, costringendo l’Inter ad abbassarsi e difendere compatta. Dalla linea a 4 di difesa si stacca sempre sulla sinistra Hadjam, con Dumfries che deve rincorrerlo e raddoppiare con Pavard, perché il terzino ha gamba e imprevedibilità: una volta va sul fondo, una volta rientra e calcia, una volta prova il filtrante. È tutta la catena sinistra dello Young Boys a funzionare, con Monteiro che dialoga con Hadjan e si accentra spesso per dare una mano a Ganvoula pivot offensivo, che tiene De Vrij sempre in apprensione e molto basso. Dopo la parte centrale del match tra primo e secondo tempo dove lo Young Boys gioca meglio e mette pressione alla linea difensiva nerazzurra, gli uomini di Inzaghi anche grazie ai cambi negli ultimi 20 minuti ritrovano smalto e benzina, spostando il baricentro 20 metri più avanti grazie al palleggio di Barella, Zielinski e Dimarco e creando tante occasioni da gol. Una di queste è sfruttata sul gong dal rapace Thuram. Tre punti e sospiro di sollievo.
Riccardo Despali
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