Inter-Atalanta - Il jolly Darmian fa saltare il banco: stoppa la Dea e la trafigge, in mezzo c'è sempre la LuLa
Gara secca a San Siro tra Inter e Atalanta, in palio l'accesso alle semifinali di Coppa Italia contro la vincente fra Juventus e Lazio. Mini turnover per la squadra di Inzaghi, schierata con il consueto 3-5-2: in porta come sempre Onana, davanti a lui giocano Darmian, De Vrij e Acerbi. Dumfries e Gosens sulle fasce, in mezzo Barella (al rientro dopo la squalifica in campionato), Calhanoglu e Mkhitaryan. In attacco si riforma la coppia Lautaro-Lukaku. Qualche cambio anche nell'undici di Gasperini, che schiera i suoi con il 3-4-2-1 classico dei bergamaschi: davanti a Musso tra i pali, difesa confermata con Toloi, Djimsiti e Scalvini. A centrocampo Hateboer, De Roon, Koopmeiners e Maehle formano la linea dei quattro. Davanti Pasalic e Boga a supporto di Zapata. Partono dalle rispettive panchine Dzeko, Hojlund e Lookman.
Senza il nigeriano ex Lipsia, Boga parte da destra con Pasalic sul lato opposto a sostegno di Zapata che agisce da perno offensivo. Maehle attacca sul binario di sinistra contando sulla sovrapposizione di Koopmeiners, l'Inter prova a innescare con i primi lanci lunghi Lukaku. Lautaro come è suo solito si abbassa giocando di sponda e agevolando gli inserimenti dei centrocampisti. La squadra di Inzaghi domina il possesso nella prima parte di match grazie anche alla pressione costante portata sino in zona Musso, mentre quella di Gasperini imposta un match d'attesa e con ritmi moderati. Calhanoglu da play segue il viaggio del pallone e partecipa a ogni azione, sull'altro fronte Scalvini prova a far saltare il meccanismo difensivo dell'Inter ma Gosens risolve con la diagonale. I movimenti di Barella tra le linee di difesa e centrocampo atalantine e gli assalti di Dumfries sulla corsia di destra vengono ben monitorati dal blocco difensivo costruito da Gasperini. Pochi spazi per Lukaku e Lautaro e pochi spunti sulla sinistra da parte di Gosens, mentre sul fronte opposto Zapata è isolato e tenuto sotto scacco da De Vrij. Intorno al 40' sale in cattedra Calhanoglu che prima fa le prove con il destro spedendo la sfera in curva, poi dopo il servizio di Mkhitaryan sguscia via palla al piede a De Roon e con il mancino colpisce il palo da fuori area. Un'occasione poi a testa poco prima dell'intervallo: Gosens taglia in area da sinistra e spedisce sul fondo dopo l'ottimo lavoro di sponda di Lukaku sul triangolo con Lautaro, in area interista Zapata imbeccato da Maehle viene lasciato libero da De Vrij che si preoccupa dell'inserimento di Pasalic, ma anche qui il colpo di testa del colombiano non centra lo specchio di Onana.
In avvio di ripresa è sempre Maehle il più pimpante tra gli ospiti, il danese prima approfitta dell'errore di Dumfries e poi salta Darmian che fa fallo, sul calcio di punizione Boga spreca calciando alto. Poi l'ivoriano ingaggia il duello a destra con Mkhitaryan, lo semina e va al cross, Onana sbaglia l'uscita e sul pallone vagante arriva ancora Maehle che spara sopra la traversa. Al 53' Gasperini manda in campo i pezzi da novanta: fuori Pasalic e Zapata, dentro Lookman e Hojlund. Sull'altro fronte però ci pensa il jolly Darmian a mandare in tilt il sistema di difesa gasperiniano: è l'ex United a recuperare il possesso sul lancio lungo di Toloi e a catapultarsi in avanti, l'azione si sviluppa grazie all'ennesima giocata di sponda di Lukaku per Barella sulla trequarti, la palla passa al play Calhanoglu che sfida Koopmeneirs e serve nel corridoio il solito Lautaro, il Toro di prima per Darmian che è rimasto in modalità assalto, controllo con il destro e mancino che finisce all'angolino. Inter in vantaggio grazie a una manovra paziente e manovrata che trova il varco nelle vie centrali, una nuova soluzione per Inzaghi che da oggi può contare su un Lukaku in più. Big Rom poi continua nel suo lavoro da centravanti boa e anche Gosens prova rendersi pericoloso con il taglio dalla fascia verso l'area. Poi girandole di cambi da una parte e dall'altra: negli ospiti entrano Ederson, Muriel e Soppy al posto di Hateboer, Boga e Scalvini, nell'Inter Dimarco, Asllani, Dzeko e D'Ambrosio per Gosens, Calhanoglu, Lukaku e Dumfries. Cambia così la strategia in attacco, con Dzeko che rispetto a Lukaku può svariare su tutto il fronte e Lautaro che diventa il punto di riferimento centrale. A sinistra Dimarco si accende negli uno contro con Soppy, mentre all'85' dal termine arriva anche il momento di Correa, richiamato in panchina Lautaro (ammonito). L'Inter resiste agli assalti della Dea anche in tutti i 5' di recupero (e oltre) e dopo il triplice fischio dell'arbitro Chiffi stacca ufficialmente il pass per le semifinali di Coppa Italia. Atalanta neutralizzata con un'ottima prestazione collettiva della banda di Inzaghi, che può contare finalmente su un Lukaku in più per i suoi attacchi anche nelle vie centrali. Partita equilibrata nei numeri (quattro interventi non troppo impegnativi di Musso e due di Onana, 50% nel possesso per entrambe le squadre), ma alla fine a far saltare il banco è il jolly Darmian. L'ex United, schierato oggi in difesa, prima stoppa la Dea dando il via alla ripartenza, poi la trafigge a conclusione di un'azione intelligente e ragionata, con la partecipazione di tutti i maggiori interpreti offensivi dell'Inter, da Barella a Calhanoglu, passando ovviamente per la LuLa.