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Inter tatticamente perfetta, Jojo e Icardi super. Napoli abulico, senza Higuain mancano le verticalizzazioni

di Lorenzo Peronaci

La trentaduesima giornata di serie A mette di fronte Inter e Napoli. Al ‘Meazza’ i nerazzurri sono chiamati a dare continuità al successo ottenuto nello scorso turno contro il Frosinone, per non perdere definitivamente la speranza di raggiungere la Roma al terzo posto. Roberto Mancini sorprende ancora e conferma Stevan Jovetic dopo la buona gara del ‘Matusa’. Ritorno al 4-3-3 per il tecnico marchigiano, che davanti a Samir Handanovic schiera Danilo D’Ambrosio, Joao Miranda, Jeison Murillo e Yuto Nagatomo. In mediana Gary Medel ritrova il posto tra i titolari, con Marcelo Brozovic e Geoffrey Kondogbia interni. Assieme a Stevan Jovetic, libero di svariare su tutto il fronte offensivo, completano l’attacco Mauro Icardi e Ivan Perisic.

Buon avvio di gara dei nerazzurri che fraseggiano in modo rapido e preciso cercando poi la verticalizzazione improvvisa per la velocità di Perisic e gli inserimenti di Icardi. Già al 4’ i nerazzurri trovano il vantaggio proprio grazie all’argentino che, sul filo del fuorigioco, controlla in modo pregevole un lancio al bacio di Medel e batte Reina in pallonetto. Dopo l’attimo inizio, i nerazzurri arretrano il proprio baricentro lasciando al Napoli il pallino del gioco. I partenopei si affidano in special modo all’estro di Lorenzo Insigne, ben contenuto da D’Ambrosio e aiutato in raddoppio da Marcelo Brozovic. Proprio il croato, dopo il vantaggio, si allarga sull’out destro, con Perisic più basso, in aiuto dei due terzini. Il nuovo 4-4-1-1 disegnato da Mancini dà i propri frutti: nonostante il notevole possesso palla, gli uomini di Sarri non riescono mai a verticalizzare il proprio gioco e si affidano ai tiri da fuori di Hamsik e Allan. Nella fase finale del primo tempo gli azzurri calano il ritmo e l’Inter rialza la testa riportandosi nella metà campo avversaria, mostrando un buon giro palla e accelerazioni improvvise. Nascono allora altre potenziali palle gol per i nerazzurri, con Perisic e Jovetic che non trovano per poco la via della rete, ma è solo il preludio al gol, che arriva al 44’ grazie all’ennesimo movimento in profondità di Icardi, servito alla perfezione da Jovetic, che di prima intenzione serve Brozovic. Il croato, solo davanti al portiere, controlla e con un preciso lob sul palo lontano porta l’Inter sul 2-0.

Non soddisfatto della propria catena di sinistra, Maurizio Sarri corre ai ripari e a inizio ripresa sostituisce sia Strinic che Insigne per far spazio a Ghoulam e Mertens. Neanche i cambi però cambiano volto al Napoli, che perde tutti gli uno contro uno in mezzo al campo e rischia più volte di subire il 3-0, senza creare neanche un grattacapo a Samir Handanovic. Al 67’ Mancini opera la prima sostituzione per i nerazzurri: Kondogbia, autore di un’ottima prova al rientro dopo l’infortunio patito contro il Bologna, lascia il campo per Biabiany. L’esterno francese si dispone nel suo ruolo ideale, con Brozovic che arretra in mediana al fianco di Gary Medel. Il croato però non soddisfa le richieste del tecnico marchigiano e dopo pochi minuti torna sulla trequarti, al posto di un ottimo, ma stremato, Jovetic - in versione fantasista -, che lascia il campo per Felipe Melo. Il Napoli non reagisce neanche dopo l’ingresso di El Kaddouri per Jorginho e l’Inter può amministrare con tranquillità il risultato rischiando poco e nulla. Nel finale viene concessa la standing ovation per Icardi, sostituito da Palacio, bravo a far passare gli ultimi minuti di gara nascondendo il pallone vicino alla bandierina del calcio d’angolo.


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