La caduta di una squadra passiva e perseverante
L’Inter cade in maniera rovinosa davanti a un Milan molto italiano, concreto e solido. La squadra è passiva, nei primi minuti remissiva, al cospetto di un Milan carico a molla, agonisticamente parlando. Ne è la dimostrazione la cattiveria con cui Pato va a realizzare il gol dell’1-0 dopo pochi minuti. L’Inter è in completa balìa, per tutti i primi venti minuti di gara. La squadra non riesce a costruire una manovra ragionata. Sneijder, Motta e Cambiasso, provano sempre gli uno-due negli spazi stretti, intasati dai raddoppi e dalle triplicazioni in marcatura da parte dei rossoneri, che sono abili a ripartire, gettando in avanti il pallone e servendo i rapidi Pato e Robinho. Maicon, distratto in difesa, si smarca molto bene in avanti, ma Sneijder cerca sempre la verticale verso Pazzini, e il brasiliano non viene mai servito a dovere, per poter allargare la difesa rossonera sugli esterni. Zambrotta si limita solo a svolgere il compitino in fase di ripiegamento.
Nel secondo tempo le cose non cambiano. L’Inter non riesce a rendersi pericolosa. L’atteggiamento rimane tale: i nerazzurri cercano di risolvere la partita da soli, preferendo la giocata personale all’azione manovrata e collettiva. Maicon si propone ma viene ignorato puntualmente, i palloni dei centrocampisti finiscono nella calamita centrale rossonera, che chiude agevolmente. Il contropiede degli uomini di Allegri punisce la squadra nerazzurra, molto allungata nei reparti. Il rosso di Chivu poi cambia la gara. Il Milan, da lì in poi, si limita a gestire e pungere. L’Inter esce di scena. Psicologicamente sprofonda. Leo, inevitabilmente, mette dentro Cordoba per Pandev. Poi è il turno di Milito per Pazzini. L’argentino gioca più largo (forse per preservarlo dai contrasti duri, in vista di martedì) e si muove bene, evidenziando che la condizione c’è. Poi Stankovic rileva Cambiasso, acciaccato. Allegri alterna le punte (Cassano per Robinho) e si copre con Emanuelson per Pato, chiudendo la gara nella metà campo interista.
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