Non basta un grande Coutinho: la Samp fa fortino
La Sampdoria, grazie ad un’astuta organizzazione difensiva, riesce a fermare l’Inter a San Siro, sul pareggio, per il secondo anno consecutivo. I nerazzurri di Benitez hanno trovato davanti a loro un muro blucerchiato che non ha fatto passare gli attacchi dei padroni di casa. Il possesso di palla è stato comunque sterile e l’unico in grado di poter cambiare il volto al match è stato Coutinho, molto bravo a proporsi e a prendersi le sue responsabilità, duettando con Eto’o, saltando gli uomini sulla fascia e ripiegando anche bene in difesa, peccando però di cattiveria sotto porta, quando spara addosso a Curci una ghiotta opportunità da gol. La Samp, trovato il gol del vantaggio, ha cominciato a ritirarsi e a sfruttare il contropiede, e l’Inter ha capito di dover allargare le maglie difensive doriane con azioni di stampo rugbystico, passando il pallone dalla fascia al centro e sulla fascia opposta, aggirando al difesa e trovando il gol.
(STERILE) MONOLOGO INTER - Nel primo tempo è l’Inter a fare la partita. Benitez conferma la squadra di mercoledì scorso, dando fiducia a Coutinho, Biabiany e Sneijder a sostegno di Eto’o. Zanetti e Cambiasso agiscono in mediana. Di Carlo si affida al 4-4-2 con Koman e Guberti esterni a sostegno di Pazzini e Cassano. I nerazzurri hanno la totalità del possesso palla, per larghi tratti molto sterile, a causa della copertura totale della difesa blucerchiata. Gli unici guizzi sono portati da Coutinho, che sta pian piano crescendo, prendendo fiducia nei suoi mezzi partita dopo partita. Il baby brasiliano duetta bene con Sneijder ed Eto’o, arrivando anche alla conclusione in porta. I sui tiri sono comunque molto deboli e non riescono ad impensierire seriamente Curci. Dall’altra parte Biabiany e Maicon sfondano poco e i loro cross dalla trequarti non fanno danni. Tante volte i nerazzurri si trovano circondati dalle sentinelle blucerchiate e dai sistematici raddoppi sulle fasce.
COUTINHO VERSIONE GRIMANDELLO - Nel secondo tempo la partita diventa più bella e il ritmo si eleva. La Samp cerca di alzare il baricentro, l’Inter preme, grazie ancora all’ispirato numero 29 carioca. Il vantaggio blucerchiato arriva comunque a sorpresa, visto che erano i nerazzurri a tenere in mano i fili della gara. Benitez cambia: fuori un evanescente Biabiany, troppo chiuso in Serie A, a dispetto dei larghi spazi europei, per Pandev. Di Carlo risponde con Poli per Tissone e Marilungo per Koman, cercando di sfruttare lo spazio in contropiede. Benitez capisce che si può far male sull’esterno ed inserisce Santon che rileva Chivu per avere maggiore spinta. L’Inter reagisce bene e trova il bandolo della matassa con Coutinho, che però fallisce il pareggio dopo un’azione in uno due, sparando su Curci. Il brasiliano serve Eto’o dalla sinistra che sbuca sul primo palo e pareggia. I nerazzurri allargano le fitte maglie blucerchiate con un azione esterna ed il pareggio è trovato. Obi poi sostituisce Coutinho, toccato duro da Marilungo. Il nigeriano va sull’esterno ma gli spazi sono intasati. L’assedio finale è infruttuoso, i padroni di casa non trovano la via del gol, la Samp si chiude bene e riparte spezzando il ritmo, anche con fastidiose e inevitabili perdite di tempo.
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